"Le reiterate aperture di disponibilità del Governo ad intervenire sulle regole di accesso al sistema pensionistico sono importanti, ma arriva un momento in cui devono tradursi in un percorso che renda evidente a tutti la volontà di cambiamento". Sono queste le parole utilizzate dal Segretario Cisl Maurizio Petriccioli a commento delle vicende più recenti riguardanti la situazione della riforma previdenziale. Nonostante le ripetute dichiarazioni d'intenti del Ministro Giuliano Poletti, che ieri ha ribadito la volontà dell'esecutivo nel voler trovare la quadra per la questione della rigidità nell'accesso all'Inps, la possibile soluzione è stata spostata ancora un volta nel tempo.

Ad oggi un intervento di pensionamento anticipato in favore dei lavoratori disagiati sarebbe infatti spostato alla prossima legge di stabilità, in modo da verificarne la coerenza con le verifiche dei conti imposta da Bruxelles. Purtroppo la situazione è quindi destinata a restare in stato di stallo ancora per diversi mesi.

Cisl preoccupata per amplia platea dei lavoratori disagiati: per Petriccioli c'è il rischio di aggravare i problemi

Resta quindi critica l'analisi fatta dalla Cisl nei confronti del legislatore, stante che sono moltissime le persone in attesa di una soluzione. A partire dalla legge Fornero del 2011 infatti, si sono venute a creare notevoli situazioni di disagio: dagli esodati, ai lavoratori precoci, da chi ha svolto lavori usuranti fino ai quota 96 nella scuola e ai disoccupati in età avanzata.

Nel corso degli ultimi mesi la situazione è stata alleviata da alcuni provvedimenti si salvaguardia e pensionamento anticipato ad hoc dell'esecutivo, ma purtroppo il fronte sembra essere troppo grande per continuare a procedere in via estemporanea. D'altra parte, per la Cisl una misura strutturale sembra essere l'unica soluzione possibile.

"Annunciare di voler risolvere i problemi con questa o quella soluzione, senza prima averli approfonditi, rischia di aggravarli, facendone sorgere altri", spiega il Segretario Cisl, che in funzione di questa constatazione vorrebbe incontrare l'esecutivo, al fine di concordare delle soluzioni eque ed efficaci.

Cgil chiede di aprire il tavolo per la modifica della legge Fornero con la pensione anticipata

Non è solo la Cisl ad essere intervenuta sulle ultime dichiarazioni di stampo governativo riguardanti la situazione attuale.

La Cgil ha chiesto nuovamente di aprire un tavolo tecnico, al fine di "cambiare radicalmente la legge Fornero". Nelle scorse settimane il principale sindacato italiano aveva inviato le proprie proposte all'attenzione del Ministro del lavoro, spiegando di ritenere giusto ripristinare il pensionamento a 60 anni di età con 35 anni di versamenti, oppure in alternativa di offrire la pensione anticipata con 40 anni di versamenti indipendentemente dall'età raggiunta dal soggetto. Ma Vera Lamonica, Segretaria confederale Cgil, sottolinea anche che è fondamentale agire "senza prevedere nuovi tagli agli assegni previdenziali", come invece sembra probabile seguendo la via contributiva indicata dal Neo Presidente Inps Tito Boeri.

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