Arrivano nuove dichiarazioni da parte del Neo Presidente Inps Tito Boeri, che durante un convegno organizzato dalla Confederazione italiana della piccola e media industria (Confapi) ha spiegato di volersi concentrare sul problema della mancata contribuzione di molti operatori economici. "Saremo inflessibili per prevenire gli abusi" spiega l'economista, sottolineando che la situazione resta problematica perché "ve ne sono ancora troppi sui versamenti contributivi". Per cercare di ovviare il problema l'Inps lavorerà sul miglioramento delle performance nelle attività ispettive, al fine di recuperare i contributi che altrimenti andrebbero persi, andando a migliorare la resilienza del sistema ed evitando che i contribuenti possano trovarsi con dei buchi importanti nella propria storia previdenziale.

Pensioni pubbliche e sistema Inps: parte operazione trasparenza? 

Durante il convegno è stato ribadito anche l'impegno di Boeri verso l'operazione "trasparenza" che ha intenzione di portare avanti con l'Inps, cercando di chiarire a tutti i contribuenti quale sia il loro preciso montante previdenziale; si tratta di un deciso cambio di rotta rispetto alle prassi amministrative seguite in passato. "Contiamo di documentare, di rendicontare il legame che esiste tra le contribuzioni previdenziali e le loro Pensioni future": si tratta a tutti gli effetti di un atto dovuto verso il contribuente, che in questo modo può organizzarsi con maggiore serenità l'uscita dal lavoro, predisponendo il proprio sostentamento durante la vecchiaia.

Ma l'obiettivo dell'istituto è anche quello di rinnovare l'immagine dell'Inps, perché troppo spesso i versamenti vengono oggi percepiti come una mera e propria tassa, quando in realtà si tratta di stipendio che viene differito nel tempo.

Riforma pensioni 2015-2016: allo studio dell'Inps anticipate contributive e divisione tra assistenza e previdenza 

L'azione di rinnovamento che sta coinvolgendo il nostro istituto previdenziale dovrebbe interessare a breve anche il nodo della flessibilità pensionistica. Secondo quanto affermato da Boeri in una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, i tecnici starebbero studiando diverse ipotesi di riforma, che potrebbero prevedere la divisione tra assistenza di welfare e previdenza.

Nel primo caso si conta di introdurre un reddito minimo per chi perde il lavoro dopo i 55 anni di età, mentre nel secondo caso si pensa ad una forma di pensionamento anticipato dopo i 60 anni di età, con un ricalcolo almeno parziale della mensilità erogata sulla base del sistema contributivo. Sembrano invece allontanarsi le altre ipotesi maturate in sede parlamentare, come ad esempio la pensione anticipata con quota 100: il problema risiederebbe nel reperimento delle risorse necessarie. Una posizione ribadita anche dal Ministro Poletti, che su Twitter ha risposto a chi gli chiedeva di intervenire sulla legge Fornero spiegando che "non è cosa facile: servono risorse adeguate e non bisogna dimenticare la comunità europea.

Comunque in estate faremo il possibile". 

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