Le riflessioni, il dibattito, le affermazioni e poi le ritrattazioni, l'opzione contributivo donne, altrimenti detto "opzione donna", la flessibilità con la quota 100 e il mini prestito Inps, continuano a tenere sulla graticola milioni di persone. Il Governo Renzi da tempo tiene in agenda la riforma della legge Fornero sulle Pensioni del dicembre 2011, legge che non è più adeguata e rispondente alle necessità del momento, come da tutti conclamato e condiviso. Il premier è consapevole che continuare sulla strettoia dei rigidi vincoli contenuti in quella legge non è più possibile.

Oggi occorre flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. Il governo lo sa, i partiti lo sanno e continuano a chiederla. La proposta che oggi ha più condivisione appare essere la pensione anticipata a 62 anni, avanzata dall'ex Cgil ed esponente di spicco della minoranza P.D. Cesare Damiano.

La proposta di Damiano, che è Presidente della Commissione Lavoro della Camera, appare quella che goda di maggiore credibilità e di maggiori consensi sia all'interno del Parlamento sia della minoranza del Partito Democratico. La proposta di riforma è la "quota 100", quota che equivale alla somma tra l'età anagrafica e gli anni dei contributi versati durante la carriera lavorativa. Tale ipotesi gode anche del sostegno del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti del Governo del premier Renzi.

A questo punto sorgono spontanee alcune domande: ma se vi sono proposte condivise anche dal governo, come mai non si procede alla loro approvazione? Perché non si porta a conclusione la questione previdenziale? E' solo una questione di facciata o vi è ben altro sotto? C'è forse lo zampino del "guardiano" del forziere dello Stato, comunemente chiamato Ministro Padoan?

La sua posizione è arcinota. La legge Fornero non si tocca, è l'unica in grado di garantire risparmi certi e rassicuranti per le magre casse dello Stato. Ecco spiegato anche il perché delle continue ritrattazioni del ministro Poletti che un giorno afferma la sua disponibilità a trovare nell'immediato soluzioni condivise per riformare la Fornero ed un altro giorno si appella alla mancanza di soldi.

C'è qualcuno che probabilmente gli fa una "lavata di testa", tanto da farlo ritrattare. Allora come venirne fuori?

L'altra ipotesi è il prestito Inps, cioè un mini anticipo della pensione che verrebbe concesso a quei lavoratori che si trovano a due tre anni alla pensione e rimangono senza lavoro. Ipotesi che dovrà o potrà scaturire da un incontro tra Governo parti sociali e Inps, nella persona del Presidente Tito Boeri. Po c'è l'opzione contributivo donne. Anche su questo versante non vi sono grandi novità. C'è solo da registrare che la responsabile del Comitato Opzione Donne, Daniella Maroni, ha intrapreso una battaglia contro Governo ed Inps, promuovendo una class action per cercare di ottenere la proroga dell'opzione almeno fino al dicembre 2015