Sono positive le prime reazioni dei sindacati alle ultime novità che arrivano sulla riforma Pensioni da Montecitorio dove prenderà il via l'esame di un disegno di legge per la pensione anticipata che già era stato incardinato in commissione Lavoro dove però si era arenato in attesa della "svolta" sulle modifiche alla legge Fornero prospettata, seppur timidamente, dal Governo Renzi. "La Uil giudica positivamente la ripresa dei lavori dell'esame del disegno di legge sulla flessibilità del sistema pensionistico", ha dichiarato il segretario confederale della Uil Domenico Proietti commentando la notizia diffusa oggi dal presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, parlamentare della minoranza del Partito democratico che negli ultimi giorni è in lite anche sulla riforma pensioni dopo la lettera di Gianni Cuperlo al premier e segretario del Pd Matteo Renzi.

Pensione anticipata 2015, sì dalla Uil alla 'riforma Damiano'

Così lo scontro dal Nazareno si sposta a Montecitorio, in commissione Lavoro se il ddl per la pensione anticipata dovesse arrivare al voto, il Governo Renzi, se non si dà una smossa, rischia di andare sotto. Ma aldilà di polemiche e scontri politici sia nella maggioranza che nel Pd, "l'obiettivo della commissione Lavoro della Camera - ha detto il presidente Damiano, primo firmatario del ddl per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi - è quella di intervenire nel dibattito in corso con proposte di merito e unitarie per contribuire - ha sottolineato - a correggere la riforma Fornero".

Riforma pensioni, audizione Poletti e Boeri in commissione Lavoro

Un tema, quello di una maggiore flessibilità in uscita da lavoro, "importante per milioni di lavoratori che oggi sono in gravi difficoltà", ha sottolineato il dirigente sindacale della Uil che ritiene "altrettanto positiva" la convocazione in audizione, da parte della commissione Lavoro di Montecitorio, dei rappresentanti dei sindacati oltre che del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del neo presidente Inps Tito Boeri.

Così come va ripetendo in questi mesi all'unisono con gli altri sindacati, la Uil ribadirà in sede parlamentare che "il modo più efficace per reintrodurre la flessibilità di accesso alla pensione è quello - ha sottolineato Domenico Proietti rilanciando la proposta già illustrata dal segretario generale del sindacato di Carmelo Barbagallo - di prevedere un range di età tra 62 e 70 anni, oppure attraverso la possibilità - ha sottolineato il sindacalista - di combinare età e contributi, senza ulteriori penalizzazioni per i lavoratori".