Non accenna a diminuire di intensità il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e prepensionamento. Le news aggiornate ad oggi 30-03 si concentrano in modo particolare sulla polemica che vede contrapposti ormai da settimane la Lega Nord di Matteo Salvini e il governo retto dal premier in carica Matteo Renzi, che alla fine della scorsa settimana ha esternato importanti chiarimenti in merito alla manovra che verrà. L'ennesima diatriba tra Carroccio e governo è scoppiata a seguito dell'interrogazione parlamentare presentata dal deputato leghista Emanuele Prataviera che aveva formalmente chiesto al ministro Poletti di estendere a tutte le categorie lo stop alle penalizzazioni sulle uscite anticipate configurato in Legge di Stabilità.

Il secco no arrivato da Palazzo Chigi ha surriscaldato gli animi, con la stessa Lega Nord ad aver apertamente parlato di 'discriminazione': Poletti e Renzi da par loro si sono difesi sottolineando come ogni ulteriore intervento sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le casse statali, una criticità quella delle coperture economiche che a questo punto va necessariamente affrontata.

Riforma pensioni 2015 e prepensionamento, news oggi 30/03: Renzi, Lega Nord e Salvini, governo accusato di discriminazione

Come accennato in apertura, le ultime news su riforma pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 30 marzo vertono in modo particolare sullo scontro tra Matteo Renzi e la Lega Nord di Salvini. Il deputato Prataviera ha in particolare richiesto che lo stop alle penalizzazioni sulle uscite anticipate venga previsto con decorrenza antecedente al primo gennaio 2015 (la Legge di Stabilità limita invece il beneficio al biennio 2015-2017), proposta alla quale il sottosegretario al Lavoro Massimo Cassano ha risposto con un secco no: 'Laddove si decidesse di effettuare un intervento volto a estendere retroattivamente l'efficacia della norma - ha dichiarato Cassano in Commissione Lavoro - ne conseguirebbero maggiori oneri per la finanza pubblica in relazione ai quali dovrebbe essere reperita la necessaria copertura finanziaria'. Ad esser tornato nuovamente sull'argomento il parlamentare del Carroccio Roberto Simonetti: 'Il ministro Poletti si trincera dietro ragioni economiche e si limita a dire che ampliare la platea degli esentati dalle penalizzazioni, in caso di prepensionamento, comporterebbe maggiori oneri per la finanza pubblica legittimando di fatto le sperequazioni attuali […] Le politiche del governo si confermano discriminatorie'.



Le ultime notizie su riforma pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 30-03 non possono dunque che mettere in luce un astio sempre più radicato che rischia di mandare a monte l'intero iter legislativo in preparazione dalle parti di Palazzo Chigi. E' proprio in questo clima che riprenderà quest'oggi in Commissione Lavoro il dibattito sul ddl Damiano, con Poletti e Boeri (presidente dell'INPS) attesi ormai da settimane in Aula. Le loro audizioni potrebbero rivelarsi decisive specie in un clima così acceso e polemico, ma serviranno determinazione e coerenza circa i passi da attuare. Quello delle coperture economiche è certamente un problema importante che va però affrontato e risolto, non può divenire un pretesto dietro il quale trincerarsi in eterno. Di mezzo c'è il bene di una grande fetta di cittadini del nostro paese.