Prosegue senza apparente soluzione di continuità il dibattito riferito alla manovra di riassetto della previdenza. Le ultime news sulla riforma delle pensioni 2015 aggiornate ad oggi 3/03 si concentrano in modo particolare sul clima di profondo scollamento che si registra ormai da qualche giorno dalle parti di Palazzo Madama, con i vertici governativi che paiono al momento incapaci di trovare una strada condivisa e partecipata che possa traghettare il paese alla tanto agognata manovra di riassetto del comparto previdenziale. Dopo gli 'attacchi' della scorsa settimana è tornato nuovamente ad esprimersi il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano che ha parlato di 'mancanza di unità', un clima questo acuito dai continui richiami dell'UE, che dall'alto osserva l'evolversi del dibattito italiano continuando a 'segnalare' al premier Renzi la rotta da dover seguire.

Il combinato disposto delle due contingenze, la presenza di più proposte di riforma da una parte e i 'rimproveri' dell'UE dall'altra, rischia di compromettere seriamente un percorso di ricodificazione che il sistema Italia non può comunque permettersi di fallire.

Riforma pensioni 2015 e Quota 62, news oggi 3/03: Renzi, Damiano e UE, non c'è unità - 'Bene la Legge Fornero, l'Italia deve guardare al debito pubblico'

Come accennato in apertura, le ultime notizie su riforma pensioni 2015 e previdenza aggiornate ad oggi 3 marzo si concentrano in modo particolare sulle continue polemiche che stanno interessando istituzioni e forze politiche: 'L'unità del Pd non è acquisita a priori, va costruita e coltivata con la logica del confronto e del compromesso' ha sottolineato Cesare Damiano riferendosi a Renzi, accusato in passato di 'trascurare eccessivamente la materia previdenziale'. Le dichiarazioni rese dall'ex ministro non fanno che confermare l'esistenza di un clima pesante e poco collaborativo, basti pensare che a svariati mesi dalla sottoscrizione del ddl Damiano non si è ancora assistito ad un dibattito organico e articolato sulle proposte ivi contenute. L'ipotesi di riforma più probabile rimane ad ogni modo la Quota 62 (che prevede la concessione del pensionamento a partire per l'appunto dai 62 anni di età), con diversi esponenti politici che paiono favorevoli evitando però di sbilanciarsi. L'impressione è che nessuno voglia scoprirsi in attesa che sia l'altro a fare la prima mossa. Il risultato? Non si fanno passi in avanti ormai da settimane.



Parlando sempre di riforma pensioni 2015 e Quota 100 le ultime news aggiornate ad oggi 3/02 non possiamo infine non dar conto del rapporto stilato dalla Commissione Europea in merito alla situazione economica in cui versa il nostro paese : 'Il debito pubblico italiano appare essere una fonte di vulnerabilità, ma l'attuazione piena delle riforme delle Pensioni adottate in passato e le altre annunciate riforme strutturali per migliorare il potenziale di crescita nel medio-lungo termine ne rafforzeranno la sostenibilità'. Tradotto, non delegittimate la Legge Fornero perché sino a questo momento ha avuto (e continuerà ad avere) effetti benefici sui conti pubblici. Peccato che ciò avvenga sulla pelle dei lavoratori, che dopo le speranze accumulate nei mesi scorsi sono costretti a fare nuovamente i conti con una situazione di stallo. In occasione del meeting che nella giornata di ieri ha visto protagonisti Sergio Mattarella e Angela Merkel, con il capo dello stato italiano recatosi in visita in Germania, il leader tedesco ha confermato la via che deve imboccare l'Italia: riforme a costo zero con priorità alla stabilità delle manovre e dei conti pubblici. L'impressione è che il nostro paese soffra di tutta una serie di vincoli, interni ed esterni insieme, che in questo momento non è in grado di aggirare. Seguiremo comunque l'evolversi degli eventi, cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra per rimanere aggiornati.