Assume una grande centralità nel dibattito sulla riforma pensioni 2015 l’intervista delneo presidente Inps Tito Boeri a Il Corriere della Sera. L’economistabocconiano è tornato sui temi di stretta attualità, esprimendo la sua opinionein tema di pensione anticipata, Pensioni d’oro e ristrutturazione dellagovernance dell’Istituto. Boeri ha manifestatola volontà di dare all’Ente un ruolo nuovo, di “consulente” del governo Renzi: un po’ come, ad oggi, fala Banca d’Italia. Ma cosa ha detto sul pensionamentoanticipato e sulla discussione ormai in corso da settimane sulle varie soluzioni di prepensionamento?

Riforma pensioni,Boeri: pensione anticipata con assegno più basso, bisogna convincere l’Europa

Il presidente dell’INPS ha sottolineato quello che da sempreè il suo pensiero: accelerare sulla flessibilità, consentendo l’uscita dallavoro con un importo dell’assegno più basso. C’è da convincere l’Europa, hafatto capire, perché sebbene la soluzione produrrebbe risparmi per lo Stato nelmedio-lungo periodo, nell’immediato ci sarebbe comunque un esborso da giustificareai burocrati di Bruxelles. Il professore confida di aver accettato l’incaricocome impegno civile, rinunciando agli altri ruoli prima ricoperti eguadagnando, di conseguenza, anche di meno: “Ho avuto rassicurazioni che l’Istitutopotrà svolgere un ruolo propositivo” dichiara, facendo riferimento alladiscussione con Matteo Renzi che haportato alla nomina.

Riforma pensioni2015, a breve la busta arancione: operazione di trasparenza

Tra le linee guida espresse al Corriere c’è la trasparenza: Boeri vuole imporla sia sulle pensioni d’oro, per le quali intendepubblicare uno studio entro metà anno così da indicare i tagli da fare, chesulla situazione contributiva dei lavoratori.

Entro quest’anno entrerà infunzione la busta arancione checonsente di conoscere il proprio montante contributivo: nel 2015 riguarderà idipendenti privati, dal 2016 il processo coinvolgerà anche gli altri. Il numerouno dell’INPS auspica in una collaborazione molto stretta con l’Ente che lofaccia crescere di autorevolezza: non solo applicazione della legge, dunque,come fa ora, ma assunzione di un ruolo propositivo che lo tenga a strettocontatto con il governo, a partire dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi.

Seguiremo i primi sviluppi della presidenza Boeri nelleprossime settimane. Per restare aggiornati cliccare il tasto “segui”.