Sulla riforma pensioni Fornero, varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza delle larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico, "dobbiamo riaprire la battaglia". Lo ha ribadito oggi il leader della Fiom e promotore della nuova Coalizione Sociale, Maurizio Landini, forte del "consenso" e della grande partecipazione di lavoratori, disoccupati, pensionati, studenti, movimenti, associazioni, partiti (Sel, Idv, Rc), parlamentari della minoranza Pd alla manifestazione nazionale promossa oggi contro il Governo Renzi e in particolare contro le politiche sulla previdenza e il lavoro, a partire dalla legge delega Jobs act e dalle mancate modifiche alla legge previdenziale che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, che aumentò significativamente l'età pensionabile e introdusse forti penalizzazioni sulla pensione anticipata, senza dimenticare i problemi che riguardano gli esodati e gli insegnanti della Quota 96 scuola.

Riforma pensioni e lavoro, manifestazione contro il Governo

Landini sollecita con forza all'esecutivo di procedere con la riforma Pensioni dopo mesi di annunci e promesse da parte del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a cui si sono recentemente aggiunte quelle del presidente dell'Inps Tito Boeri, sull'introduzione di nuovi meccanismi per la flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata che andrebbero a risolvere anche i problemi di chi è sul punto di arrivare alla pensione ma perde il posto di lavoro, o rischia di perderlo senza maturare i requisiti per avere accesso al trattamento pensionistico.

Fiom, Landini: ridurre età pensioni e orari lavoro

Il leader della Fiom intanto incalza il governo: "Dobbiamo ottenere - ha detto oggi nell'intervento dal palco della manifestazione di piazza San Giovanni a Roma - la riduzione dell'età pensionabile e il ripristino delle pensioni di anzianità".

Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil propone l'uscita dal lavoro già a partire dai 61 anni. Ma da Roma Landini ha aperto anche il capitolo scottante della "riduzione degli orari di lavoro". E poi - criticando il Jobs act che la Fiom chiede di modificare se non di abolire con un referendum, ma dovranno deciderlo gli scritti in consultazione - ha aggiunto: "Se non c'è una ripresa seria degli investimenti, pubblici e privati, posti di lavoro non li crei".

Salvini: 'Landini e Renzi due facce della stessa medaglia'

Intanto, al leder della Fiom, oltre che quelle di diversi esponenti della maggioranza del Pd e del governo Renzi, arrivano le critiche del leader della Lega Nord Matteo Salvini: "Landini e Renzi - ha detto il segretario leghista parlando con i cronisti a margine di un comizio a Torino - sono due facce della stessa medaglia bacata, che è una medaglia a perdere per l'Italia.

Entrambi - ha detto Salvini parlando di Renzi e Landini - sostengono l'immigrazione senza controllo e un'Europa che ci sta affamando e sulle battaglie importanti, come la legge Fornero e gli studi di settore, non li abbiamo mai avuti - ha aggiunto - al nostro fianco. Io non tifo né per l'uno né per l'altro".