E’ un rebus il dibattito sulla riforma pensioni, una partita a scacchi fatta di dichiarazioniquotidiane e proposte di modifica della pensioneanticipata, l’istituto che con la Legge Fornero ha sostituito l’anzianità causando un drasticoinnalzamento dell’età pensionabile. Oggi,5 marzo 2015, cercheremo di ricostruire il quadro alla luce delle ultime notizie circolate sulleprincipali fonti di stampa. Il premierRenzi continua a tacere ma il governo, almeno secondo le uscite di Poletti, vorrebbe intervenire favorendoil pensionamento anticipato deilavoratori più in difficoltà, seppur con modalità ancora da definire.

Il neopresidente Inps Tito Boeri, dallecolonne del Corriere della Sera, hadettato la sua ricetta: pensioneanticipata con assegni più bassi e redditominimo per combattere la povertà.

Riforma pensioni,governo Renzi interverrà in Legge di Stabilità: cambieranno davvero la pensioneanticipata?

Che l’intervento dell’esecutivo avvenisse con la Legge di Stabilità era un fattopraticamente scontato: è lì, infatti, che si trovano le risorse per qualsiasitipo di riforma, compresa quella delle pensioni.Il suo iter comincerà entro metà anno, probabilmente già il DEF sarà importanteper tracciare la strada. Il problema è che ad ogni passaggio parlamentareimportante i politici, in primis lo stesso ministro Poletti, lasciano intenderela possibilità che qualcosa possa avvenire: il che è vero ma qualsiasi manovradeve poi essere messa a regime nella Legge di Stabilità.

Accadde con i famosi80 euro: arrivati a maggio, messi a regime poi entro fine anno.

Riforma pensioni 2015,la ricetta di Boeri: pensione anticipata e reddito minimo

L’intervista di TitoBoeri a Il Corriere della Sera hafatto molto discutere: il Presidente INPS vorrebbe anticipare l’uscita dallavoro, magari con un assegno più basso, così da accelerare il ricambiogenerazionale.

Accanto a ciò l’economista bocconiano sostiene da anni lanecessità di migliorare il Welfare, magari istituendo il reddito minimo, presente con varie forme in tutta Europa, da finanziaredalle risorse derivanti dalla fiscalità generale. Poletti non ha chiuso aquesta prospettiva: staremo a vedere le mosse del governo Renzi, sperando chegli annunci siano sostituiti dai provvedimenti.