Riforma della Scuola dimezzata quella che approda in consiglio dei ministri oggi martedì 3 marzo. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri sera ha fatto dietrofront sul pacchetto Buona Scuola dal quale si attendevano, tra le altre misure, le nuove assunzioni dei docenti precari, novità su formazione personale Ata e scatti stipendi in base al merito oltre che possibili detrazioni fiscali per le scuole paritarie. Il premier ha fatto sapere infatti che il Cdm sarà chiamato oggi a varare soltanto un disegno di legge e non anche e soprattutto un decreto legge come precedentemente annunciato.

Riforma scuola, dietrofront di Renzi: no decreto, solo un ddl

Renzi chiede l'approvazione del ddl scuola in tempi veloci e sicuri, ma presentandosi così è chiaro che mostra nuovi segnali di debolezza dopo le continue retromarce sulla scuola tra cui le promesse mancate sul pensionamento degli insegnanti della Quota 96, che ancora si leccano le ferite provocate dalla riforma pensioni Fornero. Le ultime notizie che arrivano da Palazzo Chigi parlano però di un esecutivo tutt'altro che debole. Anzi, secondo il racconto dello staff del premier all'Ansa, il governo vuole così mandare un messaggio al Parlamento e coinvolgere i partiti di opposizione condividendo in pieno lo spirito delle dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Buona Scuola, saltano le assunzioni di insegnanti per il 2015

Nel disegno di legge sulla Buona Scuola erano stati inseriti anche provvedimenti in favore degli studenti diversamente abili e degli insegnanti di sostegno, la riforma dell'infanzia, un nuovo testo unico sulla normativa scolastica e nuove misure per garantire a tutti il diritto allo studio.

Mentre nel decreto legge erano contenuti i provvedimenti più importanti previsti dalla riforma della scuola, tra cui le assunzioni dei docenti e gli scatti di stipendio legati al merito, misure che sarebbero intanto diventate immediatamente esecutive in attesa delle conversione in legge del decreto da parte delle Camere. E' comunque probabile che almeno una parte di queste misure non venga accantonata ma reintrodotta all'interno del disegno di legge che dovrà essere varato dal Cdm su proposta del ministro dell'Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini.

Scuola, il Governo condivide lo spirito del Presidente Mattarella

Una cosa a questo punto è però certa: le nuove assunzioni di insegnanti precari promesse per settembre 2015, considerati i lunghi tempi di approvazione di un disegno di legge diversamente dalla rapidità di un decreto, non potranno mai arrivare e saranno destinate a saltare almeno per quest'anno. Non è da escludere che alla fine la spunti il provvedimento che prevede detrazioni fiscali per le famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole private a favore del quale hanno mandato ieri un appello al governo 44 parlamentari di diversi partiti della maggioranza. Nel decreto legge annunciato e ritirato erano previsti gli scatti di stipendio degli insegnanti legati soprattutto al merito (per il 70%) mantenendo anche il requisito dell'anzianità lavorativa (30%). Adesso, alla luce delle ultime notizie, non si sa quali misure entreranno e quali no oggi nel ddl Buona Scuola.