Non sarà una strada in discesa quella che percorrerà la riforma della Scuola 2015, annunciata giovedì scorso dal governo Renzi e che non ha mancato di generare numerose perplessità, soprattutto tra i docenti. Facile immaginare come il disegno di Legge, approvato dall'esecutivo, sarà uno dei bersagli preferiti in Parlamento, nelle prossime settimane, da parte dell'opposizione: anche perchè il ddl, come riportato dal numero odierno de 'Ilsole24ore', prevede ben 14 'norme delega', accompagnate (come se non bastasse) da un'altra decina di decreti ministeriali (come quello riguardante la normativa che disciplinerà l'uso della nuova 'Carta del docente', il voucher da 500 euro che servirà per l'aggiornamento dei docenti). 

Tanto per fare un paragone, basti pensare che il decreto Jobs Act sul lavoro contiene solo cinque norme delega e anche la riforma della Pubblica Amministrazione, molto più complessa perchè include diversi settori (tra cui anche la scuola) ne ha previste 'solo' dodici.

Quali sono gli argomenti oggetto di tali norme delega?

Riforma della scuola, 14 norme delega: ecco i punti principali

Innanzitutto, verranno riordinate le norme riguardanti l'istruzione, adeguandole alle recenti norme e sentenze emesse dall'Unione Europea. Un secondo punto riguarda l'autonomia scolastica, ed in modo particolare, la responsabilizzazione dei dirigenti scolastici, argomento questo tra i più criticati dai docenti nelle ultime ore. Le norme delega riguarderanno anche l'abilitazione, con l'introduzione di lauree abilitanti e tirocinio professionale e il settore del sostegno. Un altro punto riguarderà la scuola dell'infanzia, con un particolare occhio di riguardo per la primissima fase formativa del bambino fino ai sei anni; ci sarà spazio poi alla trattazione delle scuole all'estero, con una nuova disciplina sul personale e sulla sua retribuzione.

Inoltre ogni scuola dovrà dotarsi di un proprio statuto, con una completa riorganizzazione degli organi collegiali come il consiglio d'istituto e il collegio dei docenti.

Altri capitoli riguarderanno naturalmente le assunzioni e i nuovi criteri di flessibilità per gli insegnanti e la valutazione con le opportune modifiche che verranno introdotte sui criteri di certificazione delle competenze dei ragazzi.

Tante novità, insomma, che non mancheranno di alimentare il fuoco delle polemiche.

Assunzioni scuola, 'pioggia' di ricorsi in arrivo e la 'supplentite' resta

Un percorso che non si preannuncia affatto facile, anche perchè si rischiano dei 'conflitti temporali' niente affatto trascurabili. Come mai? Teniamo presente che l'immissione in ruolo dei centomila docenti è prevista già a settembre 2015 con il nuovo anno scolastico, ma la definizione dell'organico funzionale verrà stabilita solo nei mesi successivi, secondo un provvedimento che verrà introdotto dal Miur.

Ecco perchè, la 'supplentite' (come ribattezzata dalla ministra Giannini) proseguirà regolarmente il suo corso, senza contare la 'pioggia' di ricorsi di tutti coloro che resteranno esclusi dalla stabilizzazione, primi fra tutti i circa 23mila precari iscritti alle Graduatorie ad esaurimento della scuola d'infanzia.