Dichiarazione di guerra dei sindacati Scuola nei confronti delle "scelte del governo" sulla "Buona Scuola" con uno sciopero delle attività aggiuntive dal 9 al 18 aprile. Parteciperà il personale docente, amministrativo tecnico e ausiliario che lavorerà nei limiti delle mansioni del profilo di appartenenza e dell'orario d'obbligo con conseguenti disfunzioni nella gestione didattica e amministrativa. Le segreterie sindacali di categoria che hanno aderito all'iniziativa sono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal. Va precisato che non è stato possibile effettuare alcun tentativo di conciliazione a seguito del parere della Commissione di Garanzia (nota Miur del 16 marzo)

Attività aggiuntive

Rientrano in questa categoria le funzioni degli insegnanti che vengono retribuite con il MOF, un fondo stanziato alle singole scuole per il miglioramento dell'offerta formativa.

L'astensione riguarderà le attività svolte oltre l'orario d'obbligo che i sindacati identificano in: "sostituzione e collaborazione con il dirigente scolastico; ore aggiuntive prestate per l'attuazione dei corsi di recupero; attività complementari di educazione fisica e avviamento alla pratica sportiva; ore aggiuntive per l'attuazione dei progetti e degli incarichi di coordinatore". Il personale Ata si asterrà dal lavoro straordinario, non si farà carico del lavoro di competenza del collega assente, non sostituirà il direttore amministrativo e non svolgerà incarichi di coordinamento.

Ricorso per comportamento antisindacale e illegittimo del Governo

Il sindacato FLC CGIL ha presentato ricorso presso il tribunale di Roma per comportamento anti-sindacale e illegittimo del Governo per aver negato ai lavoratori della scuola, Università, Ricerca e Accademie "il diritto al rinnovo dei contratti" nel periodo 2010-2015 (fino alla recente legge di stabilità).

Il ricorso quindi coinvolge i vari governi che si sono succeduti nel periodo indicato. Nel ricorso viene chiesto che in merito si pronunci la Corte Costituzionale "perché ne sancisca l'illegittimità" di comportamento. Inoltre nel ddl su "La Buona Scuola", aggiunge la Flc Cgil, "il governo conferma la volontà di voler negare il diritto al rinnovo contrattuale poiché interviene in modo autoritario e irrispettoso delle prerogative sindacali".