'Le decisioni spettano alla politica, noi possiamo solo essere propositivi', queste le parole del neo presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Tito Boeri che incalza il Parlamento al fine di ottenere un cambiamento radicale della previdenza. I buchi enormi lasciati dalla precedente riforma dell'ex ministro Fornero, vanno risanati per garantire a centinaia di migliaia di lavoratori il diritto alla pensione.

Con l'allungamento dell'età pensionabile, infatti, molti lavoratori a cui mancano ancora i requisiti, non hanno potuto usufruire del trattamento previdenziale sebbene abbiano perso il lavoro.

Si tratta di quei lavoratori che risentono maggiormente degli effetti delle norme severe dettate dalla Legge Fornero e che continuano ad aspettarsi interventi conclusivi da parte del Governo. Occorre urgentemente una soluzione e lo lascia intendere il presidente dell'Inps Boeri che in un'intervista rilasciata al quotidiano Corriere della Sera, ha sollecitato il Parlamento per una rivoluzione sulla previdenza italiana.

Una maggiore flessibilità in uscita, è l'obiettivo fondamentale da raggiungere e questo concetto per Boeri è molto chiaro. Infatti, l'economista ritiene indispensabile garantire l'uscita anticipata a tutti coloro che hanno perso il lavoro con la possibilità di erogare un mini assegno e un reddito minimo.

'Da un lato ci sono gli ammortizzatori sociali che magari aiutano anche chi non ha bisogno', dichiara Tito Boeri. Come riporta il quotidiano Urban Post, inoltre, tra le idee del neo presidente dell'Inps vi erano i tagli alle Pensioni d'oro pari a 4 miliardi di euro. ìFaremo uno studio per categorie mettendo a confronto l'importo delle pensioni in pagamento con quello che si ottiene dal ricalcolo col metodo contributivo', continua Boeri.

Al fine di reperire le risorse finanziare, l'economista Boeri mira anche ai tagli della spesa pubblica riducendo i costi e il numero delle direzioni centrali e nel contempo, rendendo più efficienti le strutture organizzative.