Non si placano le polemiche intorno ai nuovi sussidi di disoccupazione che entreranno ufficialmente in vigore a partire dal 1 maggio: si tratta della Naspi 2015, che andrà a sostituire l'Aspi e la MiniAspi, e del Dis-Coll, previsto per i contratti di lavoro a progetto. Le questioni più "calde" al momento sono due: da un lato la doppia beffa e dunque la doppia penalizzazione per i lavoratori stagionali e dall'altro la questione della retroattività sulla quale è intervenuto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

La doppia penalizzazione per i lavoratori stagionali con la disoccupazione Naspi 2015

Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti era intervenuto nelle settimane scorse a ribadire come il governo avrebbe preso in carico la questione delle penalizzazioni con la disoccupazione Naspi 2015 che avrebbe colpito i lavoratori stagionali. In realtà, la penalizzazione non sarebbe semplice ma doppia, ecco il motivo. Partiamo da un esempio: un lavoratore stagionale di solito lavora 6 mesi in un anno e, dal momento che la Naspi è prevista per la metà delle settimane effettivamente lavorate nel periodo precedente l'avvenuta disoccupazione, significa che percepirà il sussidio per 3 mesi. Qual è il risultato?

Che il lavoratore stagionale non percepirà nulla per 3 mesi all'anno. Ma non è tutto, c'è anche una penalizzazione ai fini previdenziali e pensionistici: i lavoratori stagionali riceveranno in futuro una pensione più bassa a causa della mancanza di versamenti per i contributi figurativi, che invece sarebbero assicurati dalla continuità del sussidio.

Più semplicemente: se, prima, nell'arco di 12 mesi, i lavoratori stagionali versavano contributi per tutto il periodo, ora lo potranno fare soltanto per 9 mesi all'anno, rinviando il momento del raggiungimento della pensione e ricevendo poi un assegno più basso.

La retroattività della disoccupazione Dis-Coll 2015: l'ultimo intervento del ministro Poletti

Il sistema dei nuovi sussidi di disoccupazione mostra delle contraddizioni ancor prima del loro debutto ufficiale: un'altra polemica che ha colpito questa volta il Dis-Coll 2015 riguarda l'assenza di una circolare Inps che chiarisca i termini per la richiesta del sussidio. Secondo la normativa, infatti, sarebbero 68 i giorni entro i quali il lavoratore parasubordinato deve far richiesta per il Dis-Coll. Ebbene, la beffa riguardava coloro che avevano perso il lavoro ad inizio 2015, i quali, non esistendo ancora una circolare attuativa per la richiesta dell'assegno di disoccupazione, temevano di perderne l'accesso.

Sul punto, allora, è intervenuto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha assicurato che la circolare Inps è quasi pronta e la data di decorrenza, a partire dalla quale si calcoleranno i 68 giorni, sarà quella dell'emanazione della circolare stessa. È tutto con ultime news sui nuovi sussidi di disoccupazione, Naspi 2015 e Dis-Coll. Per ricevere aggiornamenti sulle questioni di politica economica, cliccate su "Segui" posto in alto al di sopra del titlo dell'articolo.