Il mondo della Scuola è in gran fermento a difesa di studenti, docenti e precari e contro la riforma del Governo Renzi che non piace ai Sindacati di settore specie per quel che riguarda la spinosa questione relativa alle assunzioni. E così, per il prossimo 5 maggio del 2015, è stato proclamato un nuovo sciopero della scuola al quale parteciperà attivamente pure l'Associazione per la Difesa dei Diritti Civili della Scuola ed il Codacons a tutela ed in favore delle richieste dei docenti precari ma anche per protestare contro la 'Buona Scuola' e per ricordare come debba essere risolto in maniera incisiva il problema relativo alla messa in sicurezza degli istituti scolastici.

Il Codacons al riguardo sottolinea con una nota come le riforme distorsive e l'assenza di un piano a lungo termine per la messa in sicurezza degli istituti portino a far cadere letteralmente a pezzi il sistema scolastico ed anche la qualità dell'insegnamento. Quello di martedì 5 maggio del 2015 per la scuola sarà uno sciopero unitario visto che è stato proclamato da tutti i Sindacati confederali. E questa è una notizia di non poco conto visto che sono passati quasi sette anni dall'ultimo sciopero unitario della scuola che fu caratterizzato, contro la Riforma Gelmini, dalle proteste di piazza di docenti, studenti e personale Ata.

Ma quale effetto avrà lo sciopero della scuola del 5 maggio del 2015 sulle decisioni del Governo?

Ebbene, ad oggi il Premier Renzi con i suoi Ministri ha rispettato gli scioperi ma non ha modificato l'iter relativo a quelle riforme che il Segretario del PD ritiene indispensabili per il Paese. Sindacati come lo Snals, Flc Cgil, Gilda, Uil Scuola e Cisl Scuola, invece, sperano che lo sciopero del 5 maggio del 2015 abbia un successo tale da 'fermare' il Ddl del Governo Renzi.

I Sindacati, tra l'altro, contestano il fatto che il Governo nel mettere a punto il Ddl sulla scuola non abbia esaminato la posizione delle parti sociali al fine di raccogliere e valutare le istanze dei docenti e del personale Ata. In ogni caso, durante un'audizione presso le commissioni cultura della Camera e del Senato, la Flc Cgil ha presentato degli emendamenti al Ddl Scuola nell'ambito di una proposta di modifica radicale del Disegno di Legge che prevede pure la soppressione di alcuni articoli.

In particolare, la proposta della Cgil sulla 'vera scuola' è articolata in sei punti sui quali il Sindacato, tra l'altro, intende aprire un percorso di confronto e di discussione che sia il più ampio possibile.