Oltre alla busta arancione, ricordiamo che dal prossimo mese di maggio la Naspi sostituirà AspI e Mini-AspI, il sussidio a sostegno del reddito approvato con la legge Fornero e rivolto a coloro che non per propria volontà si ritrovano disoccupati.

Cosa cambia

Se con l'AspI erano richiesti almeno 24 mesi di anzianità contributiva e almeno 12 mesi di anzianità contributiva nei 48 mesi prima di rimanere involontariamente senza lavoro e con la Mini-AspI erano richiesti almeno 13 settimane di versamento dei contributi nei 12 mesi prima di ricadere nella condizione di rimanere senza lavoro, con la NaspI saranno richieste almeno 13 settimane contributive nei 48 mesi prima di rimanere involontariamente senza lavoro e un minimo di 30 giorni di lavoro nell'anno prima di rimanere senza lavoro.

Novità

Della rinnovata prestazione a sostegno del reddito potranno usufruire anche i lavoratori precari e sarà corrisposta una volta al mese per il 50% del tempo contributivo degli ultimi 48 mesi, ad esclusione dei tempi di versamento dei contributi già presi in considerazione per l'erogazione di prestazioni a sostegno del reddito. Dal prossimo gennaio 2017 verrà corrisposta per un tempo di non più di 78 settimane in caso di perdita involontaria del lavoro.

A differenza della vecchia prestazione a sostegno del reddito Mini-AspI, che per la determinazione del sussidio prendeva in considerazione il 50% del tempo effettivamente lavorato nei 24 mesi di versamento dei contributi precedenti, in questo modo la NaspI sarà corrisposta solamente per il 50% dei giorni effettivamente lavorati nel 2015.

Chi viene penalizzato

A differenza della Mini-AspI, con cui la determinazione dell'indennità era stabilita sul 50% delle settimane lavorative dei 24 mesi di versamento contributi precedenti, non essendo presi in considerazione i tempi di versamento dei contributi in cui risulti essere già stata erogata una prestazione a sostegno del reddito ad essere penalizzati saranno i lavoratori stagionali del settore turistico, poiché verranno prese in considerazione solamente il 50% delle settimane di lavoro effettivo di quest'anno, comportando una successiva riduzione del sussidio.