Sì, è tornata a parlare, lei, Elsa Fornero, sempre pronta a difendere la riforma del 2011, quella che era riuscita nell'impresa di scontentare un po' tutti i lavoratori tranne i politici. L'ex Ministro del Lavoro del governo Monti si è detta contraria a manovre che prevedano il prepensionamento, ritenuto troppo oneroso per le casse dello Stato. Immediata la risposta di Matteo Salvini, che ha proposto su Facebook un barcone e un'isola deserta come soluzione finale. Prosegue nel frattempo il braccio di ferro tra Giuliano Poletti e Cesare Damiano in merito alla discussione del ddl Damiano.

L'oggetto della discussione non può che essere la nuova pensione anticipata, mentre prosegue la marcia tra virgolette di Tito Boeri, la cui carica di numero uno dell'Inps non gli impedisce di offrire nuove proposte e spunti utili per trovare il bandolo della matassa, azione questa che lo ha posto quest'ultima settimana nel mirino delle critiche. D'altronde lo si sapeva fin dall'inizio che quella di Boeri sarebbe stata una figura scomoda per l'esecutivo Renzi. 

Riforma pensioni, Boeri avversario numero uno di Damiano

Sembra paradossale ma in questi giorni è in atto una vera e propria guerra intestina tra il Presidente della Commissione Lavoro e il collega dell'Inps. L'ultima lotta verbale ingaggiata dai due ha avuto origine dalla proposta, ritenuta tra le altre cose interessante da Poletti, rilanciata da Boeri in merito ad un reddito di cittadinanza da assegnare a coloro che hanno più di 55 anni e che hanno perso il loro posto di lavoro. Damiano, che combatte da mesi per quota 100, ha risposto direttamente a Boeri, sostenendo che qualora la proposta di Boeri fosse accettata si andrebbe a negare il diritto pensionistico. Non si continua a battere il chiodo soltanto su quota 100, perché anche la quota 41 resta un argomento tra virgolette caldo. Queste sono comunque solo le prime schermaglie in vista del prossimo autunno, quando all'interno della legge di stabilità per il 2016 il governo sarà chiamato a introdurre nuovi elementi di flessibilità per accedere alla pensione.