Le ultime novità sulla Riforma Pensioni 2015 vertono nuovamente sulle proposte di legge presentate nei giorni scorsi alla commissione lavoro alla Camera. Alle due proposte depositate la settimana scorsa da Damiano e Prataviera ( (ddl 2945 e ddl 2955) sono stati aggiunti 11 proposte di legge che trattano sempre sullo stesso argomento per aumentare la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. Tra le ultime presentate anche la proposta di quota 100 presentata giovedì dalla relatitrce Maria Luisa Gnecchi. Inoltre nella giornata di ieri Damiano in una nota è tornato a parlare della quota 41 per i lavoratori precoci.

Ultime su Riforma Pensioni 2015: ancora quota 100, ma la soluzione convincerà il Governo?

Le due proposte in esame in commissione lavoro si propongono come ormai saprete di consentire l'uscita dal mondo del lavoro al raggiungimento della famosa quota 100, somma da effettuare tra anzianità contributiva e età anagrafica. Il requisito minimo nella proposta di Damiano è raggiungere i 35 anni di contributi, o i 62 di età anagrafica. Secondo quanto proposto per questa riforma pensioni, si potrà quindi uscire a 62 anni e 38 di contributi, o a 63 e 37 di contributi fino ad arrivare a 65 e 35 di contributi. Ancora più flessibilità per la quota 100 di Prataviera, con più combinazioni possibili dal momento che l'età minima è di 58 anni (con in questo caso 42 di contributi, soluzione che aiuterebbe i precoci ad accedere alla pensione anticipata).

La settimana prossima il tutto dovrebbe esser discusso con INPS e rappresentanti del Governo, e noi come sempre vi terremo aggiornati.

Pensione Anticipata 2015 e proposta di quota 41 di Damiano, le ultime novità

Queste proposte di quota 100 e di reintroduzione delle quote non sono volte a penalizzare i lavoratori precoci e la loro pensione anticipata.

Questo messaggio è ricordato da Cesare Damiano in una nota in cui si legge: "resta ferma la volontà di rivedere le soglie contributive e di abbassarle a 41 anni di contributi. (...) E' una misura particolarmente importante per i lavoratori precoci che la Riforma Fornero non ha tenuto in debita considerazione." Insomma oltre alla quota 100 resta viva in commissione anche la proposta di quota 41 per i precoci, che permetterebbe a loro di uscire in anticipo rispetto ai 42 anni e 6 mesi di contributi attualmente necessari per gli uomini, e soprattutto senza un requisito di età anagrafica minima da soddisfare. Per ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni cliccate segui in alto a fianco al nome dell'autore!