La cosiddetta Quota 100, così come riportato sul sito pensionioggi.it, è la proposta fatta da Cesare Damiano e dalla minoranza dem, per tutti i lavoratori iscritti alla previdenza gestita dall'AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria). Questo progetto consta nel reintrodurre quanto era in vigore prima della riforma Fornero, cioè la cosiddetta pensione di anzianità. Proposta che permette quella flessibilità richiesta da tanti per far lasciare il lavoro a quelle persone che abbiano almeno 62 anni di età. Quest'idea, in linea di massima, è condivisa anche dai sindacati, i quali chiedono a gran voce di riformare la legge Fornero.

I lavoratori dovranno raggiungere almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi perfezionando il valore 100

Il sistema proposto da Damiano si rifà al sistema delle quote. I lavoratori dovranno raggiungere almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi per poter usufruire della pensione perfezionando, però, il valore Quota 100 quale somma tra età anagrafica e anni di contributi versati. Per esempio, un lavoratore potrebbe andare in pensione con 63 anni di età e 37 anni di contributi oppure 65 anni e 35 di contributi. Per gli autonomi, invece, è prevista un'età anagrafica di almeno 63 anni perfezionando Quota 101. La decorrenza della pensione avverrebbe in maniera immediata, al perfezionamento dei summenzionati requisiti, senza l'applicazione della finestra mobile.

Lavoratori precoci in pensione da 62 anni di età oppure raggiunti i requisiti per la pensione anticipata

Il disegno di legge, però, non prende in considerazione i lavoratori precoci che, quindi, dovranno lavorare sino a 62 anni di età oppure al raggiungimento dei requisiti da raggiungere per avere diritto alla pensione anticipata.

Per questa categoria di lavoratori potrebbe essere applicata una nuova norma relativamente all'abbassamento della contribuzione necessaria alla pensione anticipata (da 42 anni e 6 mesi attuali a 41 anni). Anche la Lega Nord aveva presentato un ddl simile ma più flessibile ma oneroso rispetto a quanto proposto da Cesare Damiano.