Resta ancora in fase di stallo la situazione dei pensionandi con la Quota 96, ovvero di quegli insegnanti e lavoratori ATA della scuola pubblica che nel 2011 si sono visti improvvisamente bloccare l'accesso alla pensione nonostante il raggiungimento dei requisiti di legge. Ricordiamo che questi contribuenti dovevano ottenere il vitalizio Inps con 60 anni di età e 36 di versamenti, oppure 61 anni e 35 di contribuzione; purtroppo il pensionamento è saltato ingiustamente a causa di una svista nella legge Fornero, visto che nei conteggi si è considerato l'anno solare e non quello scolastico (che va da settembre dell'anno in corso al settembre di quello successivo).

Stante la situazione, molti lavoratori hanno già ottenuto la quiescenza grazie al raggiungimento dei requisiti ordinari, oppure per mezzo delle agevolazioni previste dalla legge 104. Per chi è rimasto ancora bloccato tra i banchi di scuola, la speranza è di poter essere inclusi nel Ddl 2958, conosciuto anche come la 7ma salvaguardia parlamentare. Il Disegno di legge chiede infatti di salvaguardare i dipendenti della scuola che dovevano ottenere il pensionamento secondo i requisiti appena esposti nell'ormai lontano 2011. Non resta quindi che attendere l'ennesimo riscontro del Parlamento per capire se sarà finalmente possibile porre rimedio al disagio di coloro che sono ancora oggi bloccati tra i banchi di scuola.

Pensione anticipate con opzione donna, ecco gli ultimi aggiornamenti sulla Class action

È invece finita sul tavolo del Tar del Lazio la questione del pensionamento anticipato con l'opzione donna, attualmente in fase di stand by per quanto riguarda le richieste relative all'anno 2015. L'Inps alla fine dello scorso anno ha deciso e comunicato (attraverso due circolari) di protocollare le domande congelandole, in attesa di avere un riscontro da parte dell'esecutivo sulla presenza di adeguate coperture.

Da allora la questione non ha purtroppo trovato una svolta positiva, anche se le lavoratrici ritengono di poter vedere nel breve un via libera al pensionamento per via amministrativa. Il Tribunale del Lazio offrirà comunque i primi riscontri a partire dal prossimo giugno, tanto che il Comitato Opzione Donna ricorda che "chi non è riuscito ad aderire alla class action in prima battuta può farlo anche ora, seguendo le indicazioni" presenti all'interno del gruppo su Facebook.

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