"Riguardo la flessibilità da introdurre nel sistema previdenziale, ci aspettiamo dal Governo una risposta concreta nella prossima legge di stabilità: non possiamo attendere altro tempo": si tratta delle dichiarazioni più recenti del Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, in relazione alla necessità di un pronto intervento rivolto a flessibilizzare l'uscita dal lavoro. Le preoccupazioni del Parlamentare sono cresciute nel corso degli scorsi mesi, anche perché a suo modo di vedere la Riforma previdenziale attuata nel 2011 "ha accresciuto le diseguaglianze sociali e favorito la crescita dei nuovi poveri".

Il punto a cui rimediare con urgenza resta quindi il repentino innalzamento dei requisiti utili per ottenere la pensione avvenuto nel 2011, con la conseguenza di non permettere alle persone una corretta e serena pianificazione della propria vecchiaia.

Riforma pensioni 2015: risoluzione di maggioranza nel Def, ma bisognerà attendere la legge di stabilità

Stante la situazione, è stata appena approvata una risoluzione di maggioranza riguardante il Def, all'interno della quale si chiede al Governo Renzi di intervenire con delle misure di sostegno e welfare nei confronti di coloro che stanno subendo la situazione di maggiore disagio. Pensiamo ad esempio agli esodati e ai lavoratori precoci non salvaguardati, ai quota 96 della scuola e alle lavoratrici che vorrebbero ottenere l'opzione donna anche nel 2015.

Ma a vivere una situazione difficile sono anche i disoccupati in età avanzata, troppo giovani per poter ottenere il pensionamento e troppo anziani per riuscire a reinserirsi nel mondo del lavoro. Per non parlare dei giovani, tagliati fuori dal mondo produttivo a causa del blocco del turn over, con la conseguenza che il tasso di disoccupazione giovanile è purtroppo salito oltre il 42%.

I suggerimenti contenuti nella risoluzione sono molto impegnativi, ma cerano di offrire delle soluzioni strutturali tanto sia per quanto riguarda l'assistenza di welfare che per quanto concerne la flessibilità nell'accesso alla pensione.

Pensioni anticipate, il turning point per le misure prepensionamento è atteso per il prossimo mese di giugno

Nel frattempo anche l'Inps procede la propria attività di approfondimento tecnico, al fine di offrire al Ministro del lavoro Poletti delle possibili soluzioni di flessibilizzazione nell'accesso alla quiescenza. Il Neo Presidente Boeri sarebbe ormai al lavoro da settimane sui conti dell'istituto pubblico ed ha più volte indicato il mese di giugno come la scadenza per presentare un dossier contenente le proprie ipotesi di riforma. Tra le principali novità attese vi è la creazione di un reddito minimo di welfare agli ultra 55enni che sono rimasti disoccupati o vivono situazioni di disagio lavorativo, mentre chi è in prossimità dei requisiti di pensionamento potrebbe beneficiare di una nuova forma di pensione anticipata, seppure con delle limitazioni sull'importo del vitalizio erogato.

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