Sulla riforma Pensioni arrivano novità dalla Lega che ha depositato in Commissione Lavoro un ddl che punta a rendere più flebili le possibilità di pensionamento per i lavoratori e punta al perfezionamento della cosiddetta quota 100. I firmatari del ddl sono gli onorevoli Prataviera e Fedriga. Ricordiamo che la quota 100 prevede che la somma dell'età e del monte anni contributivi raggiunga 100. Inoltre il provvedimento presentato dai due leghisti prevede la possibilità di andare in pensione a 58 anni.

Il dibattito sulle pensioni negli ultimi tempi è lungo e travagliato e da poco è stato ufficializzato l'innalzamento per via dell'adattamento alle speranza di vita.

La Lega ha deciso di agire anche su ciò proponendo di sospendere l'adeguamento alle speranza di vita per almeno 3 anni. Intanto il provvedimento prevede la possibilità di andare in pensione se si è raggiunti minimo i 58 anni di età e i 35 anni di contributi. Il ddl che punta ha dare maggiore flessibilità e maggiori possibilità di scelta al contribuente su quando andare in pensione prevede la cosiddetta quota 100 che da possibilità di poter usufruire di 8 combinazioni a partire da un età minima di 58 anni e 42 anni di contributi fino alla fascia più alta che prevede un età di 65 anni e 35 anni di contributi. Il ddl è stato presentato in Commissione Lavoro il 9 aprile 2015.

Anche dal Governo è dal Pd arrivano proposte come il ddl presentato dall'onorevole Damiano del Pd che prevede la possibilità del pensionamento a partire dai 52 anni di età ma con una penalizzazione dell'8 per cento.

Intanto le ultime affermazioni di Poletti lasciano sperare in uno spostamento del Governo verso il fronte della flessibilità. Il ministro ha affermato, secondo il portale PensioniOggi, che già dal prossimo primo gennaio 2016, con la nuova legge di stabilità, si cercherà di dare maggiore flessibilità andando anche a sfruttare lo strumento degli ammortizzatori sociali. Poletti rilancia anche la possibilità per quanto riguarda il prestito pensionistico.