Legge Fornero incostituzionale, bisogna cambiare e fare una vera riforma delle Pensioni - Lo ripetiamo spesso che tutti gli interventi degli ultimi tre anni sul tema pensionistico e sui vari problemi connessi alla Riforma Fornero del 2011 -citiamo solo il caso degli esodati e relative salvaguardie, della pensione anticipata dei lavoratori precoci, dei Quota 96 della scuola- sono stati interventi correttivi e non una vera riforma delle pensioni. Ma ora il governo Renzi dovrà per forza di cosa metterne in campo una perchè la Corte Costituzionale ha sentenziato che la Legge Fornero è incostituzionale invitando l'esecutivo a riscrivere le norme sulle pensioni.

Oltre alla grossa grana politica è probabile anche qualche problema per i conti pubblici visto che questa traumatica riforma pensionistica ha garantito alle casse dello Stato risparmi per miliardi.

Ovviamente soddisfatti i sindacati dei pensionati: ad esempio Romano Bellissima di Uilpensionati afferma che la sentenza della Corte Costituzionale sulla Legge Fornero "finalmente fa giustizia, adesso il Governo Renzi restituisca il maltolto a milioni di pensionati", mentre Vera Lamonica della Cgil dice che "dopo la vicenda degli esodati un altro clamoroso colpo alla legge Fornero: la sentenza della Corte Costituzionale conferma che la cosiddetta riforma non sta in piedi e che le norme vigenti vanno cambiate".

Legge Fornero sulle pensioni incostituzionale, i punti-chiave della sentenza

La Riforma Fornero delle pensioni è stata bocciata dalla Suprema Corte a causa della perequazione degli assegni previdenziali di importo oltre tre volte la pensione minima, nel dettaglio si tratta dell'art.24 del decreto legge 201/2014. In parole povere il governo Renzi deve pensare a restituire soldi ai pensionati.

L'INPS dovrà quindi ricalcolare tutte le pensioni superiori al triplo della minima erogate prima del 2012, perchè come riporta la sentenza n° 70 - 2014 della Corte Costituzionale "l'interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata.

Tale diritto, costituzionalmente fondato, risulta irragionevolmente sacrificato nel nome di esigenze finanziarie non illustrate in dettaglio".

Insomma, l'incostituzionalità della riforma delle pensioni attuata con la Legge Fornero è dovuta al mancato rispetto di un diritto sancito dalla Costituzione Italiana, quello di avere una pensione adeguata al costo della vita, non viene rispettato ma viene sacrificato sull'altare dei conti pubblici senza specificare però nel dettaglio dove e come.

Siamo certi che nelle prossime settimane, anzi nei prossimi, si parlerà ancora di più che adesso di riforma delle pensioni! Per restare aggiornati sugli imminenti cambiamenti cliccate il tasto "Segui" vicino al titolo.