Torna a ribadire oggi (1 aprile 2015) le sue proposte per la riforma Pensioni verso un nuovo sistema previdenziale più equo, flessibile e sostenibile il presidente dell'Inps Tito Boeri. L'Istituto nazionale per la previdenza sociale presenterà le proposte all'esecutivo entro "fine giugno", ha ribadito oggi ai microfoni di Radio Anch'io Boeri confermando praticamente quanto annunciato ieri sera a Ballarò. Si tratta di una "proposta organica su assistenza e previdenza" che punta a intervenire nelle "situazioni di disagio" soprattutto in quella "fascia d'età che va dai 55 ai 65 anni".

Riforma pensioni, Boeri: garantire flessibilità per la pensione anticipata

Nel contesto della proposta organica per la previdenza troveranno spazio interventi, ha ribadito il presidente dell'Inps a Radio Anch'io, per "garantire flessibilità in uscita" verso nuove forme di pensione anticipata comunque con delle penalità. In ogni caso saranno inevitabili i tagli alle pensioni d'oro, secondo lo schema prospettato dall'Inps che però deve ancora trovare la condivisione da parte del governo. Per questa non è da sottovalutare la nuova presa di posizione del commissario per la spending review Yoram Gutgeld che ha escluso interventi sulle pensioni. Ma le modifiche alla legge Fornero metteranno a rischio i conti pubblici?

Provocheranno problemi con l'Unione europea? "Non si hanno effetti sul debito - ha spiegato l'economista bocconiano chiamato dal Matteo Renzi al vertice dell'Inps - ma solo effetti sul disavanzo anno per anno. Siccome la Commissione europea guarda al disavanzo - ha aggiunto - c'è un problema. Ma sono convinto - ha proseguito Boeri - che mostrando i dati l'Unione europea capirà".

Per quanto riguarda nuove forme di assistenza per far fronte a situazione di disagio e povertà il presidente dell'Istituto previdenziale pensa anche a nuove forme di reddito minimo per chi perde il lavoro dai 55 anni in su e non ha i requisiti per l'accesso al pensionamento.

Previdenza e tagli, Cantone a Boeri: lasciare in pace le pensioni da lavoro

"Siamo d'accordo con un intervento di equità sulle pensioni purché si lascino in pace le pensioni da lavoro i cui contributi sono stati accantonati uno per uno", ha dichiarato oggi la leader dello Spi-Cgil, Carla Cantone, commentando le nuove dichiarazioni di Boeri. "Si intervenga piuttosto - ha aggiunto la dirigente sindacale - su quelle regalate, su quelle che sono veramente d'oro, su chi prende tre o quattro pensioni, sui vitalizi e sui grandi privilegi. Questa - ha sottolineato la sindacalista - sarebbe una vera equità". Dicendo di avere "piena fiducia nell'operato di Boeri", il segretario generale del sindacato dei pensionati della Cgil, ha evidenziato che "l'Inps è di proprietà dei lavoratori e dei pensionati e che ogni decisione andrà discussa nel merito".

Quindi aldilà degli annunci del presidente dell'Inps i sindacati restano in attesa del confronto con l'esecutivo. "Noi vogliamo confrontarci con il governo, a partire - ha ribadito la Cantone - dalla necessaria revisione della legge Fornero fino al problema della crescente povertà degli anziani e dei pensionati". Si fa sentire la voce anche del leader della Uil Carmelo Barbagallo il quale auspica che la "riforma pensioni non venga però fatta a spese dei pensionati e dei pensionandi. Ci sono idee un po' confuse, ma si deve evitare ha detto - che si faccia a loro spese".