Prosegue senza apparente sosta lo scontro politico-istituzionale relativo alla riforma delle pensioni 2015. Le ultime indicazioni individuano nella Legge di Stabilità che sarà approvata ad autunno il provvedimento tramite il quale poter intervenire compiutamente sul comparto previdenziale, il tutto anche e soprattutto perché si tratta della manovra che certifica e attesta il bilancio dello Stato. Le leggi che regolano il settore pensionistico vengono configurate con sempre maggiore frequenza come se fossero leggi di bilancio, ragion per cui modificare questo o quel dispositivo normativo diventa operazione sempre più delicata.

Se la Legge di Stabilità offre dunque l'assist decisivo il DEF approvato la scorsa settimana dal governo Renzi costituisce il 'grimaldello' col quale poter avviare i lavori di ristrutturazione del comparto previdenziale, il tutto a patto che differentemente dal DEF dello scorso anno (che conteneva delle indicazioni sul riassetto del sistema pensionistico poi disattese dall'Esecutivo) il Documento di Economia e Finanza ratificato in questo 2015 venga seguito in modo quanto meno fedele. Da segnalare infine la proposta della CISL di Anna Maria Furlan, che vorrebbe una serie di interventi mirati a sostenere il reddito dei pensionati.



Previsione riforma pensioni 2015 in Legge di Stabilità: il DEF di Renzi e Poletti può risultare decisivo, la CISL chiede l'assegno familiare

Come evidenziato in apertura, la più grande eredità che ci ha lasciato in dote la scorsa settimana è costituita dalla certezza (ormai granitica) che in Legge di Stabilità verrà configurata buona parte della riforma delle pensioni 2015. Il motivo è semplice: l'obiettivo è modificare la Legge Fornero che da sola nel prossimo decennio consentirà all'Italia di guadagnare oltre 80 miliardi di euro, ragion per cui ogni intervento di modifica (anche superficiale) va ratificato nell'alveo del provvedimento che statuisce il bilancio della nazione (anche il ministro Poletti ha sottolineato la cosa di recente). Ad aprire la strada alla Legge di Stabilità il DEF di Renzi, con la bozza approvata alla Camera a prevedere l'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita per un sistema 'danneggiato' dalla Legge Fornero. L'indicazione più importante emerge nel punto in cui si sottolinea che l'accesso al prepensionamento va subordinato all'alternarsi di meccanismi di incentivazione e disincentivazione, un po' come previsto dal piano Damiano che vorrebbe uscite anticipate regolate da un pull di decurtazioni sugli assegni proporzionali all'età di abbandono dell'impiego.



Degna di nota anche la proposta della CISL di Anna Maria Furlan, che parlando di previdenza e riforma delle pensioni 2015 ha tracciato un programma più che ambizioso. Il leader del sindacato bianco chiede in particolare un bonus da 1000 euro, un nuovo assegno familiare, l'introduzione di un'imposta sulle grandi ricchezze e la configurazione di nuovi strumenti per la lotta all'evasione fiscale, tutti elementi di grande impatto che esulano dal solo contesto previdenziale: 'Vogliamo che venga cambiata la Legge Fornero reintroducendo la flessibilità nel sistema pensionistico e favorendo l'accesso a Pensioni più adeguate. Per noi sarebbe importante rendere obbligatoria la previdenza complementare, specie per i lavoratori più giovani, favorendo tramite i contratti collettivi di lavoro l'adesione ai fondi pensione'. 'Il nostro Paese uscirà dalla crisi - ha concluso la Furlan - solo attraverso un patto sociale basato su sviluppo, crescita ed equità. In questo senso sarà fondamentale la Legge di Stabilità'. Quella stessa Legge che ormai tutti, attori politici e lavoratori, individuano quale autentica ancora di salvezza. E Voi che cosa ne pensate? Secondo Voi si tratta dell'ennesimo bluff di Renzi o arriverà davvero una riforma della previdenza a margine della prossima Legge di Stabilità? Dateci un parere postando un commento infondo all'articolo.