Sono veramente molti i posti di lavoro a rischio chiusura, si parla delle pompe di benzina e degli autogrill sulle autostrade. I cambiamenti maggiormente indicativi sono fondamentalmente due, ovvero diminuire e/o chiudere le aree di servizio e i distributori di benzina, meno proficui e in crisi finanziaria; il tratto minimo tra due stazioni di servizio dovranno essere equivalenti a 50 chilometri, da precisare che attualmente la distanza è corrispondente a 29 km. In base ai conteggi della CGIL, gli impieghi che si trovano in pericolo di chiusura potrebbero essere all'incirca dai 2mila sino ai 6mila, tenendo conto solamente del settore della ristorazione.

La decisione di avanzare in questo senso, dipenderebbe dalle cifre annotate negli ultimi tre anni, ossia il 2011, il 2012, il 2013, nei quali si sarebbero registrati decrementi nel commercio, in ben 469 stazioni di servizio:

  • nel campo della ristorazione si segnala un calo del -15%;

  • mentre per quanto riguarda la parte dei combustibili si avverte un abbassamento del -35%.

Inoltre si deve tenere in considerazione il fatto che, su tutta la rete autostradale accessibile unicamente a pagamento, il flusso dei veicoli è calato del 9%.

Quali provvedimenti prenderà il Governo?

La soluzione da parte del Governo, pare sia quella di aprire qualche stazione di servizio solamente nelle stagioni dove si registra maggior flusso di persone.

Mentre come opzione al problema, sono previsti i self service per quanto riguarda i carburanti, invece per la ristorazione verranno presi in considerazione i distributori automatici. Ovviamente i sindacati non hanno atteso molto nel rispondere che, lo Stato sarebbe colpevole di agevolare "gli amici e gli amici degli amici" che sarebbero le categorie dei concessionari, di conseguenza le autostrade e per primo il gruppo Gavio.

I sindacati dei benzinai aggiungono che invece di mettere in pericolo 460 società e 6.000 posti di lavoro, oltretutto quelli dei nostri lavoratori, si dovrebbe fare richiesta di riduzione delle royalties e confrontarsi con la concorrenza. Si consideri il fatto che le royalties sono le più gravose al mondo, infatti si calcola una media del 18% del guadagno, mentre all'estero risultano essere di un'unica cifra.

Sciopero 15 aprile 2015

Il segretario nazionale Filcams CGIL Cristian Sesena, ha proclamato lo sciopero previsto per mercoledì 15 aprile 2015, che riguarderà il settore del turismo e dichiara di voler ostacolare l'operato del Governo. Cristian, aggiunge che siamo già in una condizione sociale dolente, in particolare al meridione, dove è maggiore il numero delle aree di servizio. Sesena, focalizza il pensiero anche sull'Expo e fa il punto della situazione, precisando che oramai si dovrebbe essere nella parte conclusiva del progetto, per questo motivo si sente di dire a Matteo Renzi che, sia l'Expo, che il Giubileo, potranno procedere nel migliore dei modi, solamente se ogni lavoratore si sente considerato indistintamente. Se volete essere aggiornati sarà necessario cliccare il tasto "Segui" in alto a destra vicino al nome dell'autore.