Il "clima", ogni giorno che passa, si fa sempre più rovente contro il DDL della Scuola in discussione da qualche giorno in Parlamento. Avevamo visto bene i giorni scorsi, quando scrivevamo di un vistoso e crescente malumore di tutti i sindacati della Scuola, anche dei confederali. Stamattina, infatti, a Roma in piazza SS. Apostoli, durante la manifestazione molto partecipata delle RSU elette nei sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda è stato proclamato lo sciopero unitario per il 5 Maggio 2015 dei sindacati confederali insieme ai Cobas Scuola.

Era presente anche il segretario generale della CGIL Susanna Camusso.

Le ragioni dello sciopero unitario

Per i Sindacati,il Governo non è mai stato così lontano dalle esigenze della scuola e così lontano da quello che i lavoratori chiedono. È chiaro, come hanno ribadito in piazza i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda e i cinque delegati (rsu) di scuola, che questo DDL non piace proprio a nessuno degli operatori scolastici. Certamente non piace ai precari, docenti e ATA, che attendono da molti anni di essere assunti a tempo indeterminato, ma senza perdere i diritti, come invece accadrebbe se venisse approvato senza modifiche il DDL. Ai lavoratori di ruolo, che attendono dal 2009 il rinnovo del contratto, con uno stipendio tra i più bassi d'Europa.

Non piace per il troppo potere affidato ai dirigenti-sceriffo con la chiamata diretta dei docenti, si rischierebbe una gestione di tipo clientelare, d'altra parte chi controllerebbe i criteri adottati nell'attribuire incarichi e incentivi?

Il piano delle assunzioni andava stalciato dal DDL

Per i Sindacati e le forze politiche di opposizione, considerato il tempo parlamentare che mediamente impiega un DDL per essere approvato, il piano delle assunzioni andava stralciato ed approvato con un decreto legge.

Il Governo, invece, con un atto arrogante e ricattatorio non ha voluto farlo fino ad oggi, per costringere l'intero Parlamento a "correre" per approvare tutto in pochi giorni, senza la possibilità di un vero e serio dibattito parlamentare. Questo sciopero unitario costringerà il Governo a rivedere i suoi piani, in vista anche delle elezioni regionali con un PD che perde ogni giorno sempre più consensi?