Negli ultimi mesi ci sono stati significativi segnali della ripresa economica anche se con un notevole ritardo rispetto agli altri paesi europei. Uno di questi segnali arriva dall' INPS, il quale ha reso noti i dati relativi alle richieste di CIG da parte delle aziende in difficoltà.

Paragonando i dati con quelli di Aprile 2014 risulta esserci stata una diminuzione di ben 37 punti percentuale, per un totale complessivo di 61 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate. Nello stesso periodo dell'anno precedente le ore autorizzate erano state ben 96,7 milioni.

Uno dei settori trainanti che sembra aver ricevuto nuovo vigore durante questo anno è quello dell'edilizia, dove la diminuzione di richieste di ore in cassa integrazione è stata pari al 24%. Sono molti i fattori che possono aver contribuito a migliorare la situazione economica del Paese: l'introduzione di contratti di lavoro più "flessibili" che hanno agevolato nuove assunzioni; il drastico calo del prezzo del petrolio che ha favorito il settore dei trasporti e dell'industria; il calo dell'euro rispetto alle altre valute estere che ha dato un input decisivo alle esportazioni ed al Made in italy; lo stato di ripresa generale che si sta respirando in Europa e l'economica Americana che ha ripreso a galoppare.

E' evidente quindi che non ci sono stati solo fattori interni, ma anche fattori esterni a favorire ed a ristabilire leggermente la situazione economica in Italia.

L' INPS rende noto che oltre alla riduzione di richieste di ore in cassa integrazione c'è stata una contrazione anche nella presentazione di domande di disoccupazione, pari al 15,5% rispetto ai dati dell'anno precedente.

Anche il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto gli sforzi fatti dall' Italia negli ultimi anni ed ha evidenziato i segnali di ripresa. "L'incidente di percorso"riguardo alla restituzione dei soldi relativi all'indicizzazione delle pensioni che il governo sta affrontando in questi giorni non sembra aver spaventato i mercati e gli investitori esteri, suscitando poco clamore sulla platea internazionale.



In seguito a questi dati resta solo da chiedersi quando cominceranno a decollare realmente anche i consumi e quando si uscirà finalmente dal clima di "crisi perenne" economica e mentale che affligge l'Italia da ormai circa 7 anni, iniziata in seguito alla crisi economica globale del 2008.