Stanno facendo il giro del web le immagini della contestazione subita da Renzi durante la Festa dell'Unità di Bologna da parte di studenti e precari della Scuola che, preparandosi allo sciopero del 5 maggio, hanno deciso di dimostrare il proprio dissenso al disegno di legge di riforma della scuola 2015. Intanto, nella VII Commissione Cultura alla Camera si votavano alcuni emendamenti che dovrebbero "correggere" alcune storture del disegno di legge: la questione del POF triennale, la riduzione dei poteri dei dirigenti-padroni e la scelta degli insegnanti.

Sciopero 5 maggio contro riforma scuola Renzi per il 2015: tensioni a Bologna, news 04-05

Lo sciopero del 5 maggio sarà un appuntamento molto importante per tutti coloro che intendono manifestare contro il disegno di legge di riforma della scuola 2015 fortemente voluto e richiesto dal premier Renzi. La giornata di oggi ha visto una dura contestazione al premier, proprio durante la Festa dell'Unità di Bologna, un momento che doveva segnare e sottolineare la compattezza del PD. Se la Giannini aveva definito "squadristi" i contestatori, Matteo Renzi ha optato per l'ironia: va bene fischiare, ma, se la riforma della scuola non passa, ai docenti non resterà altro da fare che continuare a fischiare perché salteranno le 100mila assunzioni che sono da considerarsi contestuali all'intero impianto.

Il premier è sembrato, comunque, molto nervoso e i sindacati hanno risposto sottolineando come Renzi perseveri in un atteggiamento antidemocratico e da "uomo solo al comando". Con la riforma scuola starebbe comportandosi come con l'Italicum e il Jobs Act, senza ascoltare le critiche e le controproposte che arrivano dal basso e dalla società civile.

A Bologna, ci sono stati anche momenti di tensione, con alcune cariche della polizia e alcuni feriti in maniera non grave tra i dimostranti.

Gli emendamenti accolti al ddl di rifoma scuola 2015 di Renzi, news 04-05

Mentre a Bologna, nell'attesa dello sciopero del 5 maggio, si consumava lo scontro tra studenti e precari e il premier Renzi, nella VII Commissione Cultura alla Camera si giocava la partita degli emendamenti al ddl di riforma scuola 2015.

Ad essere stato accolto è un emendamento di Coscia che chiarisce che il POF diventa triennale con possibilità di ritocchi annuali. Un altro sembra limitare, seppur parzialmente, il potere dei dirigenti-padroni: a gestire il POF non sarà soltanto il preside, ma il Collegio dei Docenti per quanto riguarda l'elaborazione e il Consiglio d'Istituto per quanto riguarda l'approvazione. Fumata nera, invece, per quanto riguarda uno dei nodi più controversi, la possibilità da parte del DS di scegliere gli insegnanti: sembra che si stia andando verso una seppur lieve limitazione, gli albi da cui dovrebbe pescare per le chiamate potrebbe coincidere con le reti di scuole. Il tutto resta, comunque, da decidersi.

È tutto con le news sullo sciopero del 5 maggio e gli emendamenti alla riforma scuola Renzi per il 2015. Per continuare a ricevere aggiornamenti sulle questioni di Politica scolastica, il consiglio è cliccare sul pulsante "Segui" in alto al di sopra del titolo dell'articolo.