I ritmi di lavoro imposti dal Pd di Matteo Renzi alla VII Commissione Cultura che deve valutare gli emendamenti al ddl di riforma scuola 2015 stanno creando grande malcontento nelle varie minoranze interne ed esterne al partito: si tratterebbe di una vera e propria strategia per tagliare quanti più emendamenti è possibile e fare in moda che la tabella di marcia voluta dal premier Renzi si realizzi senza intoppi. La data prevista per l'approvazione del disegno di legge di riforma della Scuola è il 19 maggio e dunque i tempi concessi al Parlamento e ai lavori in Commissione si riducono parecchio.

Intanto, il mondo della scuola continua a proporre forme di protesta innovative ma decise: per il 9 maggio, infatti, è stata indetta la "Giornata dell'orgoglio e della dignità della scuola pubblica".

Il 19 maggio si potrebbe già votare per il ddl di riforma scuola 2015 del governo Renzi, news 02-05

Si tratta di un vero e proprio pressing da parte dei rappresentanti della maggioranza all'interno dell VII Commissione Cultura, dove si dovrebbero discutere gli emendamenti alla riforma scuola Renzi per il 2015. L'ufficio di presidenza ha infatti deciso che i lavori debbano continuare anche domenica 3 maggio per permettere di rispettare la tabella di marcia voluta dal governo Renzi: si richiede, infatti, che entro il 14/15 maggio il testo definitivo arrivi in aula in maniera tale che entro il 19 maggio la riforma scuola sia legge.

Contro questa calendarizzazione per tappe forzate hanno votato tutte le opposizioni dal M5S, che è sembrato il più battagliero, a SEL, passando per Forza Italia e Lega Nord. Un'altra tappa piuttosto importante è quella del 15 maggio, quando si voterà per la pregiudiziale di costituzionalità del provvedimento, fortemente voluta da Sinistra Ecologia e Libertà.

Ciò che, però, ha fato ancor di più infuriare i parlamentari delle opposizioni è stata l'imposizione da parte della Presidenza della Commissione Cultura di segnalare massimo due emendamenti per gruppo parlamentare.

Contro la riforma scuola Renzi per il 2015, la nuova iniziativa del 9 maggio, news 02-05

La mobilitazione contro il ddl di riforma scuola Renzi per il 2015 si arricchisce di una nuova data: il 9 maggio, infatti, è stata indetta la "Giornata dell'orgoglio e della dignità della scuola pubblica".

L'idea è partita dal "Coordinamento degli Insegnanti arrabbiati" e prevede una serie di iniziative per la giornata di sabato prossimo e ad essere coinvolto sarà tutto il personale della scuola, dai docenti agli ATA, e si richiede il coinvolgimento dei sindacati, delle associazioni e dei coordinamenti. La richiesta è molto semplice e diretta: chiedere il ritiro immediato del ddl di rifoma scuola per sostituirlo con la Lip Scuola, la Legge di Iniziativa Popolare per una scuola realmente pubblica e dell'inclusione.

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