Alla fine è arrivata. Si, la lettera, preannunciata qualche settimana fa, prima dello sciopero unitario generale della Scuola del 5 Maggio. Doveva servire da deterrente allo sciopero, per limitarne la partecipazione dei lavoratori della Scuola, ed aveva sollevato anche una grande irritazione nel mondo scolastico. Sembrava, però,ormai un'idea accantonata, considerato che lo sciopero si era svolto con un successo record.

Lettera e video del Presidente del consiglio Renzi

Invece no. Ieri pomeriggio, intorno le 18.30, i docenti si sono visti recapitare una lettera sulla posta elettronica, mittente il MIUR, anzi, il Presidente del consiglio Matteo Renzi. Non solo, nello stesso momento faceva la comparsa sul web e poi in tv un video, sempre del Presidente Renzi, con gli stessi contenuti:spiegare meglio il DDL sulla Scuola ai docenti, agli studenti e alle famiglie.

Come mai questo repentino cambio di strategia comunicativa? E' del tutto evidente la difficoltà con cui si sta muovendo l'esecutivo, ed in modo particolare Renzi, nella gestione del DDL licenziato da poco dalla VII commissione cultura della Camera. Prima il successo dello sciopero unitario, che ha visto la partecipazione dell'80% del personale della Scuola, mai accaduto prima. Poi, contemporaneamente, la valanga di commenti negativi sul profilo facebook di Renzi, del PD, e di tanti organi di informazione. Migliaia e migliaia di dichiarazioni di elettori delusi dal PD per il DDL Scuola, con la frase "non voteremo più il PD". In seguito, l'incontro con i sindacati che non ha sbloccato il braccio di ferro, anzi vi è stata la concreta minaccia del blocco degli scrutini, poichè non hanno ravvisato alcuna miglioria significativa al DDL rispetto al testo originale.

Il boicottaggio, riuscito, da parte degli studenti dei test Invalsi.

Finalità

Tutti questi fattori negativi, a pochi giorni dalle elezioni , con sondaggi che danno il PD in bilico in varie regioni, devono aver convinto Renzi a passare all'attacco per cercare di uscire "dall'isolamento" in cui si era ricacciato. Ha cercato di dividere il fronte unito tra docenti, sindacati e studenti, come non accadeva da anni.

E' riuscito a convincere o almeno a calmare gli animi dei prof.? Difficile dirlo a caldo, ma leggendo le centinaia di dichiarazioni in rete, ormai un termometro per capire l'aria che tira, sembrerebbe proprio di no, anzi per più di qualcuno è stato un soffiare sul fuoco più che spegnerlo. Per ricevere aggiornamenti sul settore Scuola in generale, cliccate su "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.