Continua il dibattito sulla questione relativa alla riforma del sistema pensionistico. I vari partiti politici cercano di trovare un'intesa per raggiungere un unico obiettivo: riformare la legge Fornero. Una delle ipotesi di cui si sta discutendo è la cosiddetta 'Quota 97' al fine di abbassare l'età pensionabile.

Pierpaolo Baretta è favorevole al raggiungimento della cosiddetta 'Quota 97'

Pierpaolo Baretta, sottosegretario all'Economia, ha evidenziato in varie occasioni che la proposta del ricalcolo contributivo degli assegni pensionistici mostra delle vere e proprie 'crepe'.

Se, per esempio, si approvasse un sistema di penalizzazioni e, allo stesso, avvenisse il ricalcolo contributivo, gli unici pensionati che potrebbero sopravvivere alla riforma sarebbero quelli con trattamenti pensionistici molto alti; per gli altri si tratterebbe di ottenere una pensione molto bassa, sicuramente non sufficiente per poter vivere in condizioni dignitose. Per questo motivo, Baretta è pienamente d'accordo con il disegno di legge presentato da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, sulla Quota 97, cioè la somma tra età anagrafica e anni di contribuzione.

Cesare Damiano propone un'uscita anticipata a 62 anni ma con l'applicazione di penalizzazioni che, nella peggiore delle ipotesi, raggiungerebbero l'8 percento

La proposta di Damiano, pur con la sua semplicità di attuazione, è quella più equilibrata perché permette di lasciare il lavoro prima rispetto agli attuali requisiti con una penalizzazione che, nella peggiore delle ipotesi, raggiungerebbe l'8 percento.

I lavoratori, al compimento del 66esimo anno di età, non sarebbero assoggettati, invece, ad alcuna penalità. Come unico obbligo, quello del versamento di 35 anni di contributi. Cesare Damiano, con Poletti e Baretta, sembrano trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda, a differenza di quanto propone Tito Boeri, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), il quale evidenzia l'ipotesi di un passaggio al contributivo per tutti i lavoratori.