Le recenti dichiarazioni di Dianella Maroni e la proposta del Movimento 5 Stelle si inseriscono all'interno delle ultime novità sulla riforma delle Pensioni a cui il governo metterà mano, se alle parole dei vari Renzi e Poletti seguiranno i fatti, a partire da settembre, in concomitanza con la Legge di Stabilità, sebbene le lavoratrici sperano che il tema sulla proroga dell'opzione donna venga discusso e una volta per tutte risolto prima della fine dell'estate, medesima speranza anche per gli esodati della scuola, che attendono ancora delle risposte certe da parte dell'esecutivo a maggioranza Pd. 

Matteo Salvini all'attacco, il leader della Lega si schiera con la minoranza dem

La discussione sulla pensione anticipata per migliaia di lavoratori italiani continua ad essere il terreno di scontro ideale per chi, come Salvini, intende sferrare l'attacco decisivo al Partito democratico in vista delle prossime elezioni regionali.

Intervenendo nella trasmissione In Mezz'ora della Annunziata, il leader della Lega Nord ha voluto mettere i puntini sulle i riguardo l'argomento previdenziale, affermando che il Carroccio è disposto a votare sì alla proposta di Cesare Damiano per l'uscita anticipata a quota 97, anche se per le pensioni dei precoci la soluzione ideale sarebbe quota 41, un'altra idea del Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati contenuta nel disegno di legge 857. anche se lo spauracchio delle penalizzazioni continua a saltellare tra virgolette nella testa di migliaia di italiani. 

Opzione donna, scatto del Movimento 5 Stelle

Oltre alla Lega Nord, in questi giorni che precedono le elezioni del 31 maggio anche un'altra forza politica ha dimostrato di avere a cuore il tema pensioni. Parliamo del Movimento 5 Stelle, che con i deputati Ciprini-Tripiedi ha presentato un disegno di legge alla Camera per estendere il regime dell'opzione donna fino al 31 dicembre 2018, un ddl con cui i grillini vogliono inoltre porre una maggiore attenzione sulla maternità, chiedendo che rimanga invariata la posizione contributiva di quelle donne lavoratrici che decidono barra scelgono di avere un figlio. Continua nel frattempo la battaglia di Dianella Maroni, la fondatrice del Comitato opzione donna, di recente intervistata dal collega Stefano Rodinò, che dopo aver esposto lucidamente il problema di numerose lavoratrici italiane ha lanciato l'ennesimo appello su Facebook, ricordando che è possibile aderire al Comitato per continuare a lottare fino al prossimo 30 giugno. Concludiamo il contributo odierno spostando la nostra attenzione sui quota 96, una delle categorie di lavoratori forse più colpita dalla precedente riforma Fornero. Dopo anni, mesi bui, gli esodati della scuola dovrebbero ottenere, all'interno della Buona Scuola, l'emendamento attraverso cui verrà concessa la tanto agognata deroga. In ogni caso non è ancora certo che il governo opti per una modifica al disegno di legge, che comporterebbe un ulteriore ritardo, andando così a danneggiare i 100 mila precari in attesa di assunzione, e dunque rimane in piedi ancora l'opzione del ddl ad hoc. Sarà davvero questa la volta buona, come ama dire Renzi? Voi cosa ne pensate?