La sentenza della Corte Costituzionale che ha definito illegittima la legge circa il blocco della rivalutazione delle Pensioni, ha creato un vero e proprio terremoto nel governo, preoccupato e costretto a reperire le risorse necessarie per rendere il maltolto a tutti i pensionati del paese. Le prime dichiarazioni circa l'argomento parevano essere, per così dire, di attesa e di speranza, ma la Corte Costituzionale è stata irremovibile in tal senso, stroncando sul nascere ogni tipo di probabile pindarica interpretazione.

Il governo italiano si è quindi allineato ed entro domani, o al massimo martedì della settimana prossima, dovrebbe definire un decreto legge ad hoc per le pensioni, con un primo rimborso che dovrebbe essere di 2-2,5 miliardi di euro entro l'anno in corso, mentre la totale restituzione che dovrebbe ammontare a circa 5 miliardi di lire, dovrebbe avvenire nei due anni a seguire.

Si dovrebbe partire con i rimborsi previsti per coloro che riscuotono pensioni con un ammontare lordo mensile non superiore ai 2500 0 3500 lorde; questo avverrebbe grazie all'utilizzo del famoso tesoretto che il premier Renzi e il ministro dell'economia Padoan avevano promosso nel recentissimo passato.

Tutte le idee quindi che erano nate circa l'utilizzo del tesoretto vengono automaticamente spazzate via dall'uragano pensioni, troppo spesso prese di mira, insieme alle famose buste paga facilmente attaccabili, per fare cassa e reperire fondi per tappare falle e veri e propri buchi creati da scelte economicamente errate.

Padoan e Renzi dicono che a giorni il provvedimento pensioni sarà pronto e, nonostante tutto, permetterà al governo di rimanere all'interno dei parametri europei senza alterare quelli che sono i vincoli dettati dalla finanza pubblica.

Le altre forze politiche di minoranza con in testa la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi chiedono che i rimborsi avvengano presto e con il rispetto dei tempi, perchè i pensionati hanno subito un'ingiustizia sociale senza precedenti che giustamente è stata bloccata dalla corte costituzionale.

I sindacati chiedono un incontro per definire tempi e parametri da seguire per il rimborso, mentre l'Inps per renderli operativi avrà necessità di un tempo di circa un mese, mentre il presidente Boeri annuncia che da luglio le pensioni saranno recapitate il primo di ogni mese e non più il 10 come in passato.