"La priorità andrà a Pensioni e lavoratori pubblici": sono le drammatiche parole del Ministro delle finanze ellenico Yanis Varoufakis espresse al Canale televisivo inglese 4 in seguito al possibile mancato pagamento della prossima tranche di rimborso dovuta al Fondo Monetario Internazionale per il 5 giugno. Mentre in Italia si continua a discutere del bonus pensioni e della possibile apertura alla flessibilità anticipata, nella vicina Grecia la situazione si sta facendo improvvisamente più drammatica e sarebbero a rischio gli stessi pagamenti delle mensilità.

Le ultime ore hanno visto un aggravarsi del problema attualmente in atto, visto che il Paese non sembra in grado di poter far fronte ai propri impegni ed al contempo di trovare un accordo per ricevere nuovi aiuti da parte dell'Unione Europea. La Grecia si trova ancora una volta davanti alla possibile un'uscita dall'Unione Europea, uno scenario che però viene osteggiato anche da molti partner internazionali, visto che se tale ipotesi dovesse avverarsi si entrerebbe in un territorio finora rimasto inesplorato.

Accordo possibile tra Grecia e Ue, ma pensioni e lavoro restano tema centrale

D'altra parte, l'annuncio del Ministro Greco è bilanciato dai progressi che si sarebbero riscontrati nelle ultime ore.

Secondo il Commissario UE Pierre Moscovici resta ancora possibile la definizione di un accordo sulla vicenda, che permetterebbe di fornire nuovamente un sostegno finanziario al Paese. Al centro delle discussioni c'è una nuova riforma delle pensioni, che dovrebbe accompagnarsi ad altre misure di flessibilità da approvare in relazione al mercato del lavoro.

 Si tratta a tutti gli effetti di uno scenario molto simile a quello paventatosi in Italia nel 2011, quando le tensioni dei mercati internazionali misero a rischio il pagamento di pensioni e stipendi, portando all'attuazione di numerose misura d'austerità. Ma a differenza del Bel Paese, la Grecia sembra essere ormai arrivata al redde rationem; per comprendere cosa succederà, non resta che aspettare i prossimi giorni, quando la rata del prestito ellenico contratto con il FMI giungerà a scadenza.

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