Resta ancora al centro delle discussioni sulla previdenza la cosiddetta proposta Damiano - Baretta, un'ipotesi di legge in grado di convogliare due meccanismi di prepensionamento che potrebbero permettere a molti lavoratori disagiati di trovare finalmente la quiescenza. "Speriamo di passare ai fatti, perché lo stesso Premier Renzi ha ammesso la necessità di correggere la legge Monti, introducendo un criterio di flessibilità" commenta il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che ha lavorato a lungo per cercare di fornire una soluzione strutturale ai lavoratori.

Nel corso del tempo attorno a questo primo nucleo di parlamentari si è raccolto un importante consenso politico, tanto che lo stesso Premier ha spiegato di voler procedere ad un'apertura verso nuove forme di pensionamento anticipato. Ma il nodo principale da risolvere resta ancora quello dei conti, perché le esigenze di bilancio saranno determinanti per capire quali soluzioni potranno effettivamente essere approvate e in quanti potranno davvero beneficiarne.

Quota 97 e uscita a 41 anni per i lavoratori precoci: le proposte di Damiano

Ben noti ormai a tutti i potenziali fruitori, i meccanismi di uscita sarebbero fissati con due criteri d'ingresso (corrispondenti ai sessantadue anni di età e ai trentacinque anni di contributi), mentre il vero nodo sarebbe quello della penalizzazione in capo ai futuri pensionati.

Si parla del 2% all'anno per un massimo fissato all'8%, visto che l'anticipazione massima rispetto ai 66 anni di età previsti con la legge Fornero è di quattro anni. Diverso è invece il meccanismo della quiescenza flessibile proposto per i lavoratori precoci, che potrebbero accedere finalmente all'Inps con quarantuno anni di versamenti.

Flessibilità previdenziale e prossime scadenze: come proseguirà la discussione sulle anticipate?

Stante la situazione, il momento è ancora una volta di attesa per i tanti lavoratori che vorrebbero vedere finalmente realizzato un correttivo della legge Fornero. Al momento si è in attesa del dossier che il Presidente dell'Inps Tito Boeri consegnerà al Ministro del lavoro Giuliano Poletti, all'interno del quale saranno presentate le valutazioni tecniche del Presidente a capo dell'istituto previdenziale italiano.

Successivamente dovrebbe cominciare la discussione all'interno del Governo Renzi, mentre le proposte definitive potrebbero essere concretizzate a settembre. Il via libera finale arriverà però solo a fine anno, quando sarà approvata la nuova legge di stabilità.

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