Rivedere l'opzione donna per il calcolo delle pensioni al fine di inserire nel sistema previdenziale più flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata. E' questa una delle proposte di legge sulle quali sta lavorando il Governo Renzi del contesto della riforma Pensioni. Lo ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti parlando del piano dell'esecutivo per revisionare la legge Fornero.

Riforma pensioni, la svolta del Governo Renzi sulla rottamazione della legge Fornero

Il responsabile del Welfare ha evidenziato però che ancora si stanno facendo studi, calcoli e simulazioni per approfondire la questione, nulla viene escluso ma ogni ipotesi al momento sembra prematura.

Poletti dirà probabilmente qualcosa in più in audizione in commissione Lavoro alla Camera il 3 giugno prossimo. In ogni caso bisogna fare i conti con il bilancio e le copertura finanziare a garantire la manovra per la rottamazione, seppur in maniera, parziale, della riforma previdenziale del Governo Monti. Certamente importanti le parole pronunciate dal premier in questi giorni che hanno cambiato lo scenario sulla riforma pensioni 2015. "Sono ottimista - ha ribadito ieri Matteo Renzi entusiasta per l'approvazione in prima lettura del ddl di riforma della scuola su cui comunque apre il confronto - sulla possibilità di dare più flessibilità alla legge Fornero. L'agenda prevede la presentazione della proposta Inps entro giugno e il varo delle nuove norme entro ottobre-novembre nell'ambito della legge di Stabilità 2016.

Flessibilità e pensione anticipata, si fa strada l'ipotesi opzione contributivo per tutti

Diverse le proposte emerse dal dibattito, quelle dei sindacati, quelle ipotizzate dal governo e quelle già all'esame del Parlamento e altre che si sono aggiunte nelle ultime ore. L'estensione dell'opzione contributivo donna a tutti per il calcolo delle pensioni, ma con l'innalzamento dei requisiti anagrafici minimi per il pensionamento, è la proposta che potrebbe essere valorizzata dal governo.

Si potrebbe così andare in pensione anche a 60 anni di età e 35 anni di contributi calcolando il trattamento previdenziale in base ai contributi effettivamente versati e non sulla base ultime retribuzioni come previsto dal metodo di calcolo contributivo.

Prestito pensionistico, Quota 100, prepensionamento a 62 anni: le proposte di flessibilità

Si è discusso nelle ultime ore anche dal prestito previdenziale rilanciato dell'ex ministro Giovannini che prevede una sorta di prestito per tre anni per i lavoratori in difficoltà ma vicini al pensionamento, in modo da consentire loro di raggiungere i requisiti anagrafici. L'altra proposta è quella del presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano sul prepensionamento a partire da 62 anni e 35 anni di contributi con l'8% di penalità. Tra le proposte più discusse, certamente tra le preferite della Lega Nord di Matteo Salvini che sta facendo di tutto pur di "smantellare" la legge Fornero, quella che prevede la soluzione Quota 100 data dalla somma dell'età anagrafica e contributiva. Altre proposte sono in discussione, ma sembrano queste quelle attorno alle quali si svilupperà nelle prossime ore il dibattito sulla riforma pensioni 2015 targata Renzi-Poletti-Padoan.