Tra continui annunci e rinnovate promesse, novità e smentite, continua la telenovela sulla riforma Pensioni con la regia del premier e segretario del Pd Matteo Renzi. "Penso che lunedì prossimo - ha detto oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti facendo riferimento al consiglio dei ministri del 18 maggio - non ci sarà nessuna decisione". L'esponente del Governo Renzi conferma che comunque durante il prossimo cdm si discuterà delle modifiche al sistema previdenziale in attuazione della sentenza dei giudici della Corte Costituzionale sul combinato disposto tra la riforma pensioni Fornero e il decreto Salva Italia.

Riforma pensioni 2015, Poletti: nessuna decisione su in prossimo consiglio dei ministri

Sui contenuti del decreto legge annunciato dal premier e dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, Poletti non si sbilancia e si limita a dire che il cdm è "il luogo deputato per discutere e prendere decisioni". Ma nessuna novità, rispetto alle dichiarazioni rilasciate nel corso di questa settimana infuocata sul fronte pensionistico, per quanto riguarda i criteri di reindicizzazione delle pensioni in virtù della decisione della Consulta che ha sostanzialmente detto no allo stop dell'adeguamento dei trattamenti previdenziali superiori a 1.400 euro al mese. Sulla vicenda, così come sull'ipotesi di introdurre nel sistema previdenziale nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata come previsto anche dal Def, è in programma per lunedì prossimo la nuova riunione del consiglio dei ministri, "ma non sarà presa nessuna decisione", la questione verrà probabilmente rinviata a dopo le elezioni amministrative in concomitanza con la definizione del piano del presidente dell'Inps Tito Boeri per la revisione della riforma pensioni Fornero verso un sistema pensionistico più equo e sostenibile che apra a nuove forme di prepensionamento creando nello stesso tempo nuove opportunità di lavoro per i giovani.

Previdenza ed equità, il Movimento 5 stelle: tagli alle pensioni d'oro e aumento delle pensioni minime

Contro la riforma previdenziale del Governo Monti anche il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che critica l'attuale governo sollecitando interventi urgenti su tagli alle pensioni d'oro e aumento delle pensioni minime.

"La legge Fornero - ha dichiarato il vice presidente della Camera Luigi Di Maio (M5s) - è fatta male, è sbagliata ed è stata votata anche dal Partito democratico". Di Maio chiede l'applicazione della sentenza della Consulta per evitare nuovi ricorsi e di dover far fronte a "un'altra emergenza". Il parlamentare del Movimento 5 stelle chiede all'esecutivo di condividere le proposte pentastellate sulla riforma pensioni che prevedono "tagli alle pensioni d'oro per restituire qualcosa - ha spiegato Di Maio - alle pensioni minime".

Tra le opposizioni, molto critica Forza Italia di Silvio Berlusconi. "Navighiamo a vista - ha scritto in una nota Roberto Occhiuto - sulla vicenda dei rimborsi dell'indicizzazione delle pensioni, e Renzi e Padoan - ha sottolineato il parlamentare azzurro - hanno pure il coraggio di dire che va tutto bene".