In queste ultime ore si è parlato molto a livello social di quelle che dovrebbero essere le modifiche al ddl Renzi che verranno studiate nei prossimi giorni: del resto, se sono stati presentati oltre 2.000 emendamenti, è chiaro che molte cose nella 'Buona Scuola' renziana non vanno ed hanno bisogno di essere cambiate. A dire la verità, la stragrande maggioranza dei docenti non vuole neppur sentir parlare di modifiche, ma chiede unicamente il ritiro del ddl, all'esame in Parlamento: una misura drastica, voluta soprattutto dai sindacati di base che parteciperanno insieme alle rappresentanze sindacali confederali allo sciopero di martedì prossimo, 5 maggio.



Gianluca Vacca, M5S: 'il PD sta gettando fumo negli occhi'

Come senza dubbio saprete, il Movimento Cinque Stelle è tra i più accaniti oppositori del ddl renziano sulla scuola e, a questo proposito, Gianluca Vacca, deputato alla Commissione Cultura alla Camera, non ha esitato a definire 'fumo negli occhi' le voci in merito a sostanziali modifiche del testo di legge. L'esponente 'grillino', in modo particolare, ha concentrato la propria attenzione sul delicato tema riguardante il piano triennale dell'offerta formativa: l'onorevole Vacca ha posto l'accento sul fatto che non sia vero che questa non passi assolutamente di mano dal dirigente scolastico al collegio dei docenti, in quanto l'emendamento N. 2200 parla di criteri ugualmente definiti dal dirigente scolastico... Insomma, è chiaro che la Buona Scuola non intende recedere dal principio che porrà il dirigente scolastico quale indiscusso e inamovibile 'leader educativo'. 

Chiamata diretta dei docenti: M5S denuncia 'Nessuna modifica dal PD'

Morale della favola, secondo il deputato M5S, i vari emendamenti presentati non solo non modificheranno un bel niente rispetto al disegno di legge originale, ma addirittura lo peggioreranno. 

In merito ad un altro delicatissimo tema di discussione, quello riguardante la chiamata diretta dei docenti da parte dei direttori scolastici, l'onorevole Vacca ha precisato che il Partito Democratico non intende cambiare di una sola virgola la normativa indicata nel ddl, mentre, viceversa, i 'grillini' chiedono a gran voce che tale procedura venga completamente stralciata.

Sciopero del 5 maggio: attesa per dichiarazioni della vigilia di Matteo Renzi

Insomma, la fitta trama renziana nasconde delle insidie non da poco, come discusso in un nostro precedente articolo: il Movimento Cinque Stelle ha ribadito la sua intenzione ad opporsi alla riforma promossa dal governo e a denunciare tempestivamente le incongruenze e le assurdità che si verificheranno durante i lavori della Commissione. Intanto cresce l'attesa per quelle che potranno essere le dichiarazioni che verranno rilasciate nelle prossime ore dal Presidente del Consiglio, alla vigilia, cioè, dello sciopero generale: al sarcasmo dei giorni scorsi subentrerà un certo timore per quella che viene annunciata come la più estesa protesta di sempre del mondo della scuola?