Mentre i sindacati (in particolare i Cobas) sono sul piede di guerra con la proclamazione di un nuovo sciopero per il 12 maggio a cui parteciperanno le scuole medie e le superiori, sul piano politico, il Partito Democratico sta cercando di buttare acqua sul fuoco: ecco, dunque, presentati gli emendamenti al testo del disegno di legge, illustrati dalla responsabile del comparto Scuola, onorevole Francesca Puglisi. Come viene riportato da 'IlSole24ore', l'esponente PD ha parlato di diversi argomenti come le assunzioni, i compiti dei presidi, la chiamata diretta e la valutazione dei docenti.

Vediamo più da vicino quali modifiche si intende apportare al ddl del governo Renzi.

Presidi 'valutati', docenti scelti in base al curriculum

Non ci saranno i cosiddetti 'presidi sceriffo' come ribattezzati sui social dai docenti, assicura l'onorevole Puglisi ma l'intenzione è quella di avere dei dirigenti scolastici che agiscano in maniera responsabile anche perchè dovranno rendere conto del loro operato: in effetti, il vero 'oggetto' di valutazione saranno proprio i presidi, visto che, con scadenza triennale, verranno valutati da un comitato che verrà istituito presso l'ufficio scolastico regionale. Per quanto riguarda le scelte dei docenti, queste avverranno tramite curriculum e, in ogni caso, chi non verrà chiamato non resterà a casa, almeno secondo quanto 'promesso' dagli emendamenti che verranno proposti: gli uffici territoriali si occuperanno del loro collocamento.

In più, i docenti potranno inviare ad una determinata scuola il loro curriculum e fare domanda per insegnare (a questo proposito, possiamo solo immaginare i commenti ironici degli insegnanti). 

Docenti GaE tutti assunti, concorso per abilitati

Per quanto riguarda le assunzioni, l'onorevole Puglisi ha confermato l'intenzione del governo di procedere alle immissioni in ruolo di tutti i docenti inseriti nelle GaE: in merito agli insegnanti di scuola materna che resteranno esclusi (circa ventitremila secondo i calcoli del Miur), questi verranno immessi in ruolo non appena verrà varata la riforma della scuola d'infanzia 0-6. Infine, l'esponente parlamentare del Partito Democratico ha confermato il concorso per 60mila abilitati all'insegnamento.