Il premier Renzi sembra voler aprire alle trattative, ma i sindacati si sono detti molto delusi dall'incontro avuto: la riforma Scuola 2015 non può essere toccata nel suo impianto generale, ma si può trovare un accordo soltanto su elementi secondari. Al centro delle discussioni c'è stata soprattutto la chiamata diretta da parte dei nuovi presidi-manager e l'unica concessione che sarebbe stata fatta riguarda la possibilità da parte del docente di "autocandidarsi". Intanto, giunge un'altra notizia: un emendamento PD revoca la delega al governo sulle decisioni riguardanti proprio il ruolo del dirigente scolastico e degli organi collegiali.

Cosa significa? Che sarà il MIUR a decidere, ancora una volta dribblando la discussione parlamentare. Il caos, comunque, investe il mondo della scuola: Anief fa una proposta su dove trovare finanziamenti per altre 30mila assunzioni, mentre scoppia la protesta degli insegnanti che posseggono la specializzazione sulsostegno. La risposta che gli insegnanti stanno costruendo è uno sciopero degli scrutini, il quale bloccherebbe di fatto tutti i processi scolastici in atto.

Blocco degli scrutini e trattattive Renzi-sindacati: le news al 08-05 sulla riforma scuola 2015

Le trattative tra Renzi e i sindacati non sono andate bene, l'impressione è che il premier non intenda fare reali passi indietro, neanche dopo che lo sciopero del 5 maggio ha mostrato la forza e la compattezza della protesta.

La FLCGIL ha già fatto sapere che la mobilitazione potrebbe continuare e la Gilda ha lanciato la sua proposta di blocco degli scrutini. Un sondaggio su Orizzonte Scuola ha dato un risultato clamoroso: il 97% degli insegnanti sarebbe d'accordo con questa forma di protesta particolarmente radicale. La questione sembra essere molto chiara: il mondo della scuola non vuole la riforma di Renzi e non accetta alcun compromesso di sorta.

Intanto, restano in sospeso molte altre criticità: in primo luogo il piano assunzioni, che Renzi ritiene contestuale e non stralciabile dal ddl, e su questo punto arriva una proposta dell'Anief e poi il "destino" degli insegnanti di sostegno.

Riforma scuola 2015 di Renzi: caos sostegno e proposta Anief per assunzioni, news 08-05

Uno dei sindacati sicuramente più battaglieri contro la riforma scuola 2015 di Renzi è sicuramente l'Anief che, attraverso Marcello Pacifico, fa giungere nuove proposte al governo per aggiustare il tiro sul piano assunzioni. L'idea sarebbe quella di utilizzare il fondo stanziato per il merito in vista dell'introduzione di altre 30mila posizioni all'interno del piano per le immissioni in ruolo a partire dall'anno scolastico 2015/2016. Intanto scoppia il caos per il sostegno: la specializzazione è stata spesso usata in passato, suscitando enormi polemiche, come la via più breve per poter raggiungere il ruolo sulla propria classe di concorso.

L'art. 8 del ddl di riforma scuola per il 2015 prevede l'immissione in ruolo sul sostegno per coloro che posseggono la specializzazione, anche se in possesso anche di un'abilitazione su altra classe di concorso. Il risultato è che molti docenti potrebbero rifiutare la cattedra, perché, denunciano, costretti ad accettarla senza possibilità ulteriore.

È tutto con le ultime news all'8 maggio sulla riforma scuola 2015 di Renzi. Per ricevere aggiornamenti sulle politiche scolastiche del governo, il suggerimento è cliccare su "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.