Il Pd si spacca il giorno dopo il risultato delle elezioni regionali con scambi reciproci di accuse e duri botta e risposta. Sul Ddl Scuola in discussione al Senato si apre un fronte caldo dove l'ipotesi di fiducia sul voto finale si va indebolendo in virtù di possibili boomerang nei confronti dell'esecutivo. Sulla pagina di Repubblica spunta l'aut aut delle opposizioni di cambiare rotta sul ddl scuola altrimenti si andrà allo scontro frontale. Viene descritto anche uno scenario di ribaltone mentre Speranza recrimina su una riforma che a suo dire ha tolto moltissimi voti al PD.

Impietoso il responso delle urne con le differenze rispetto alle europee del 2014: - 10% in Toscana, - 11% nelle Marche, - 13% in Umbria, -15% in Puglia, - 16% in Liguria, - 17% in Campania e tracollo completo in Veneto col -21%.

La voce della minoranza dem

Fassina si auspica che in sede di commissione Senato possa succedere un cambiamento rispetto a quanto discusso alla Camera dei Deputati. Le mobilitazioni di piazza dei docenti precari e il risultato delle urne, come riportato su orizzontescuola.it, in questo senso suggeriscono un opportuno cambio di rotta. Anche la campagna di non voto al Pd condotta dai docenti precari si è rivelata devastante per un partito che si riproponeva come il Partito della Nazione.

Che la scuola abbia prodotto il crollo di consensi nel Pd è un fatto acclarato e confermato ormai da tutti gli esponenti del Pd, sia di governo che della minoranza dem. Non cogliere questo segnale significherebbe esporre il paese ad una situazione difficile con un'ondata di ricorsi nei tribunali che aggraverà i conti pubblici e farà saltare il banco, costringendo Matteo Renzi a rassegnare le dimissioni.

Le reazioni del M5S

Sulle elezioni regionali esprime tutta la sua soddisfazione anche il Movimento cinque stelle. Alle parole di Fassina fa eco il pentastellato Di Battista che poco gradisce i commenti di Deborah Serracchiani circa l'irrilevanza del M5S. Tra i denti sibila che il M5S esce invece rafforzato da questa consultazione politica, con la moltiplicazione di consiglieri su tutto il territorio.

All'AdnKronos affida la risposta alla Serracchiani definendo come per il Pd questa tornata elettorale rappresenti il tonfo delle balle di Renzi. L'unico risultato certo uscito dalle urne è quello di invertire la rotta e saggiamente ritirare immediatamente il DDL scuola! Dello stesso tenore anche le reazioni dei sindacati.