Sono 4 le soluzioni che il governo Renzi propone per la pensione anticipata e permettere l'uscita dal mondo del lavoro prima dei 66 anni stabiliti dalla riforma Fornero: in sostanza, si potrebbe ricevere un assegno mensile dall'Inps a partire da 62 anni, ma con un importo ridotto. Ed è proprio sulla riduzione dell'importo che è iniziata la discussione: chi dice il 2% all'anno, chi parla del 6-8%.

Altre soluzioni per la pensione anticipata

Le soluzioni proposte sulla pensione anticipata non sono finite: al vaglio c'è anche la cosiddetta staffetta generazionale, ma si parla anche del ritorno delle quote e dell'estensione dell'opzione donna, dove in questo particolare caso chi volesse anticipare l'uscita lavorativa dovrà accettare il ricalcolo del trattamento con il sistema contributivo.

Parte anche il nuovo tavolo di confronto tra sindacati e governo

Secondo quanto divulgato da La Stampa, il disgelo tra sindacati e governo sembra essere finalmente in atto. Per dare alito a questa opportunità di parlare anche della pensione anticipata, dal 16 luglio 2015 si terrà un tavolo di confronto proprio tra sindacati dei pensionati e governo. Durante un vertice tra i leader delle organizzazioni degli anziani di Cgil-Cisl-Uil e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, è infatti stata condivisa l'idea di avviare preventivamente una discussione permanente sulle Pensioni in vista della prossima legge di stabilità.

Le questioni da mettere sul tavolo non sono poche: l'indicizzazione delle pensioni, il decreto sui rimborsi dopo la sentenza della Consulta e la riforma dell'Inps.

Tra le tante, nessuno ha ancora accennato alla flessibilità in uscita, ma l'argomento è già stato inserito nel programma e sarà discusso entro la fine di luglio.

L'obiettivo principale del governo, che intanto sta preparando la modifica alla riforma Fornero tanto voluta dalla Lega nord, proponendo ben quattro ipotesi, è quello di rendere la vita dei pensionati più tranquilla sotto l'aspetto economico e riuscire a farli vivere degnamente.