Sarà una settimana caldissima per la politica italiana: a Palazzo Madama è infatti entrata nel vivo la discussione sul testo della riforma "Buona Scuola", fortemente voluta dal premier Matteo Renzi e dalla ministra Stefania Giannini, e la Commissione Istruzione si sta dando da fare per consegnare il ddl scuola all'Aula del Senato entro l'inizio della prossima settimana. Dopodiché, il disegno di legge tornerà alla Camera dei Deputati per l'ultima lettura del testo che, secondo quanto riportato dal sito PensioniOggi.it, dovrebbe avvenire entro martedì 30 giugno.

Gli emendamenti del ddl scuola all'esame del Senato

Al vaglio della Commissione ci sono soprattutto i numerosi emendamenti, presentati dalle opposizioni e dalla minoranza del PD, che riguardano i punti più contestati della riforma scuola: dal potere dei presidi-sindaco all'assunzione dei precari, passando per i finanziamenti agli istituti paritari e le donazioni private, cosiddette "school bonus", introdotte con l'articolo 18 del ddl scuola.

Le possibili modifiche alla riforma "Buona Scuola"

Tra gli accordi che potrebbero essere raggiunti in seguito alla mediazione delle parti, vi è probabilmente quello relativo al potere di chiamata dei dirigenti scolastici - per i quali si sta addirittura pensando ad un incarico a tempo con conseguente cambio di istituto ogni sei anni - che non sceglierebbero più da soli il docente da assumere, come prevede l'attuale versione del ddl scuola, ma con l'ausilio di almeno altri quattro insegnanti.

Gli ulteriori elementi di contrasto riguardano in modo particolare il piano di assunzioni per soli abilitati, con concorso pubblico da 60mila posti, che vede la minoranza del Partito Democratico spingere per l'integrazione graduale dei precari e, solo successivamente, per l'assunzione degli abilitati con almeno tre anni totali di insegnamento. Per fare in modo che ciò avvenga è però necessario approvare il ddl sulla riforma "Buona Scuola" entro il 30 giugno, dopo il via libera del Senato e la terza lettura della Camera dei Deputati.