I lavori per modificare la legge fornero e il sistema delle Pensioni continuano giornalmente, e anche questa settimana sono attese ultime novità dalla commissione Lavoro alla Camera. La speranza è quella di poter inserire misure che aumentino la flessibilità in uscita all'interno della prossima legge di Stabilità, in modo da poter avere un prepensionamento già nel 2016 per chi decide di abbandonare il mondo del lavoro in anticipo rispetto agli attuali 66 anni richiesti. La soluzione con penalizzazioni resta la più gettonata, e il Nuovo Centro Destra ha presentato un DDL che ricalca proprio la quota 97 di Damiano, dimostrando ancora una volta come questa sembri la soluzione che mette d'accordo tutti i partiti politici.

Ma per i lavoratori precoci ci sarà quota 41?

Ultime news su Pensioni oggi 8 giugno 2015, Nuovo DDL per prepensionamento presentato dal NCD

Le ultime novità sulle pensioni di oggi 8 giugno ci ricordano che in commissione lavoro alla camera (dove è già presente il ddl857 di Damiano) è arrivata anche la proposta del nuovo centro destra, con primo firmatario l'On. Sergio Pizzolante, che chiede al Governo una delega per pensioni più flessibili e la possibilità di un prepensionamento a partire da 62 anni di età e 35 di contributi, in cambio di una penalizzazione massima dell' 8% sull'assegno (due per cento per ogni anno di uscita anticipata). Come avrete già intuito il DDL ricalca proprio la famosa proposta di Damiano di quota 97, per uscire dal mondo del lavoro in cambio di una piccola penalità.

Questa soluzione sembra sia trasversale e possa metter d'accordo tutti, anche il Governo che la preferisce ad una quota 100 che costerebbe troppo per le casse dello stato.

Pensioni Lavoratori Precoci, quali ultime novità per quota 41? Tutto tace

Andando a leggere la proposta del NCD però, ci si accorge che c'è una differenza sostanziale con il Ddl di Damiano che riguarda proprio la pensione per i lavoratori precoci. Nel testo presentato da Pizzolante non si fa riferimento alla quota 41, unica soluzione che potrebbe aiutare i lavoratori precoci ad abbandonare il lavoro una volta raggiunti i quarantuno anni di contributi.

A differenza del progetto Damiano-Baretta, qui non è stato tenuto conto di chi ha iniziato a lavorare a 16-17 anni e sta rischiando di non poter andare in pensione prima di raggiungere i 62 anni di età (e quindi oltre 45 anni di contributi). Come di consueto vi invitiamo a dirci la vostra nei commenti qui sotto e cliccare segui in alto per ricevere comodamente gli aggiornamenti con le ultime sulle pensioni.