Il dibattito parlamentare su come modificare il sistema previdenziale italiano continua incessante nelle aule parlamentari. Tra i vari argomenti di cui si discute animatamente, c'è quello della proroga dell'Opzione Donna con il sistema contributivo al 31 dicembre 2015. Molte donne lavoratrici sono ancora in attesa di conoscere quali saranno le decisioni da parte del governo Renzi in merito alla questione. Ricordiamo, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, che due circolari emanate dall'Inps hanno interpretato, in maniera restrittiva, la normativa relativa alla proroga bloccando, di fatto, molte domande di lavoratrici che hanno chiesto di aderire a questo metodo sperimentale.

Albano: 'Molti parlamentari chiedono una risposta immediata alla questione Opzione Donna'

In merito alla questione, è intervenuta, secondo quanto riportato dal giornale locale sanremonews.it, la senatrice Donatella Albano, in forza al Partito Democratico, con queste parole: 'Molti parlamentari, chiedono a gran voce, che venga applicata la normativa relativa alla cosiddetta Opzione Donna, al fine di consentire alle lavoratrici di lasciare il lavoro alla maturazione dei requisiti pensionistici previsti entro il 31 dicembre 2015'. La senatrice prosegue il suo intervento sottolineando che 'l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha deciso, contro ogni norma scritta, di considerare una finestra mobile per la concessione dell'assegno pensionistico. Le donne che decidono di aderire a questo metodo sperimentale, scelgono il conteggio degli assegni con il meno conveniente sistema contributivo, con un netto risparmio per lo Stato. Da evidenziare anche la nascita del Comitato Opzione Donna che promuove una class action per il rispetto di quanto sancito dalla normativa'.

Donatella Albano conclude il suo intervento specificando che 'è poco istituzionale quello che è avvenuto tra il ministero dell'Economia e quello del Lavoro.

Situazione che non ha portato alla soluzione di questo grave problema. La scadenza al 31 dicembre 2015 si avvicina e per questo è necessario che il governo Renzi dia una risposta immediata a tutte le lavoratrici interessate'.