Ormai PD e SEL non se le mandano a dire e la rottura politica ha riflessi anche sul piano della riforma Pensioni. In un'intervista recente a parlare è il deputato Giorgio Ariaudo, ex sindacalista Fiom. Le proposte di Cesare Damiano, che piacciono a molti lavoratori precoci (ma non a tutti), non sono viste di buon occhio da Sinistra Ecologia e Libertà: il noto esponente non ha difficoltà a bollarle come propaganda, illustrando la sua ricetta per uscire dal pantano e allentare le rigide maglie della pensione anticipata.

Riforma pensioni, non è giusto che la flessibilità sia pagata dai lavoratori precoci

Ariaudo sottolinea che la flessibilità chiesta da Damiano non piace né al governo Renzi e né all'Inps perché, secondo diverse stime, costa troppo. In realtà, poi, non ne trarrebbero beneficio tutti perché le situazioni sono differenti: andrebbe bene per quei lavoratori che hanno altri redditi, una casa di proprietà o altre entrate che garantirebbero loro di sopravvivere in ogni caso. Non sarebbe, invece, la fine dei problemi per gli altri che si troverebbero, di punto in bianco, a sprofondare in una spirale di povertà. Non è giusto, secondo SEL, che i lavoratori precoci, già penalizzati dalla riforma pensioni Fornero, debbano pagare ancora di tasca loro le scelte della politica che non vuole abbassare l'età pensionabile.

Secondo Ariaudo la manovra voluta dal governo Monti ha prodotto risparmi più importanti del previsto e, pertanto, parte di essi può essere utilizzata per anticipare l'uscita dal lavoro senza penalizzazioni o decurtazioni.

Ultime notizie pensioni precoci, in arrivo la proposta dell'INPS

Intanto domani toccherà al presidente INPS Tito Boeri: è attesa la presentazione della proposta di riforma pensioni da parte dell'Ente.

Le dichiarazioni delle ultime settimane non hanno lasciato trasparire grandi cose se si pensa che Boeri ha più volte fatto pensare di essere favorevole al contributivo per tutti, soluzione che ha fatto inorridire molte persone che si vedrebbero significativamente ridotto l'assegno pensionistico. Domani ogni dubbio sarà celato e scopriremo cosa intende fare l'economista bocconiano sullo spinoso cantiere della previdenza.