"Sinistra è cambiamento deve portare avanti con decisione la sua battaglia sui temi delle Pensioni e del lavoro. La prossima legge di stabilità dovrà affrontare la questione della flessibilità nel sistema pensionistico: poter andare in pensione a partire dai 62 anni con 35 di contributi ed una ragionevole penalizzazione dell'8% è una misura di modernizzazione del sistema". A parlare è il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che indica qual è la strada da seguire per cercare di sciogliere il nodo del blocco verificatosi nel turn over con un compromesso che non sia troppo penalizzante per il lavoratore ed al contempo per la sostenibilità delle casse pubbliche.

Tra le proposte della minoranza Dem vi è anche l'uscita per i lavoratori precoci con 41 anni di versamenti senza alcuna penalizzazione, un provvedimento che andrebbe a tutelare coloro che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età e che si sono trovati spiazzati dall'innalzamento dei requisiti anagrafici di pensionamento avvenuto con la legge Fornero.

Governo esamina proposte di modifica alle pensioni, dall'Inps nuovo richiamo al sistema contributivo

Mentre in Parlamento prosegue l'endorsement per il sistema delle quote, il Presidente dell'Inps sta incontrando le proprie controparti istituzionali per presentare il proprio piano di flessibilizzazione del sistema, che prevede un meccanismo di pensionamento anticipato basato sul sistema contributivo.

La filosofia del Presidente Tito Boeri punta a calmierare i costi per il bilancio pubblico: "La flessibilità deve avere un impatto neutro dal punto di vista attuariale" argomenta l'economista, "perché solo così la maggiore spesa sarà sostenibile anche rispetto ai vincoli monitorati dall'Unione europea". La proposta però non sembra piacere a molti pensionandi, che se da un lato ritengono apprezzabile l'uscita a partire dai 57 anni di età, considerano come inaccettabile i tagli che deriverebbero da un ricalcolo esclusivamente contributivo della mensilità erogata dall'Inps.

Tanto che il caso da tecnico sembra potersi trasformare in politico, con alcune indiscrezioni che avrebbero visto il Governo Renzi preoccupato da un calo di consensi nel caso in cui la riforma della previdenza sia portata avanti con misure troppo restrittive. Ma per sapere come andrà a finire, non resta che attendere i primi lavori di preparazione della prossima legge di stabilità: è probabile che a quel punto l'esecutivo avrà maturato una decisione definitiva su quale sarà la linea da seguire al riguardo.

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