Sulla stessa scia del presidente del Consiglio, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali conferma gli interventi per modificare le norme contenute nella legge Fornero in modo da rendere più flessibile l'uscita dal lavoro e l'accesso al trattamento pensionistico. Ma anche per l'abbassamento delle tasse e per l'abolizione di quella sulla prima casa, il tutto nel quadro di un piano dell'esecutivo finalizzato a far fronte alle nuove povertà. "Mi sto occupando di tasse - ha affermato oggi il ministro Giuliano Poletti -, dei problemi della povertà e delle Pensioni.

Tutti temi - ha sottolineato - che sono sul tavolo della discussione".

Poletti: abbattimento tasse sulla casa porta vantaggi anche per pensionati

Rispondendo alle domande dei cronisti e replicando alle posizioni dubbiose espresse dalla Cgil di Susanna Camusso e della Lega Nord di Matteo Salvini circa i tempi e le modalità per l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità, in alternativa alla troppa rigidità delle attuali norme previdenziali, che permettano di andare in pensione in anticipo a 62 anni, Poletti ha detto che non c'è discordanza tra quanto dichiarato da lui e dal premier. "Non vedo - ha detto il responsabile del Welfare - nessuna distanza. Anzi direi che alcune cose - ha aggiunto - ai pensionati vadano benissimo".

Poi ha spiegato, non sciogliendo però il dubbio se gli interventi sulle pensioni arriveranno con la legge di Stabilità 2016 o se saranno ulteriormente rinviati al 2018 come è possibile "leggere" le ultime dichiarazioni rilasciate a tal riguardo dal premier? "Se abbattiamo le tasse sulla casa - ha detto il ministro del Lavoro sempre più in sintonia con il primo ministro Renzi - i pensionati avranno solo un vantaggio".

Inps: nel primo semestre 2015 consistente incremento pensioni anzianità-anticipate

Mentre continua durante l'estate più infuocato che mai - in attesa di un autunno che si prevede ancora più caldo su pensioni e lavoro - il confronto finalizzato alla revisione della riforma Fornero, arrivano i dati dell'Inps sulle pensioni relativi al primo semestre 2015.

Si registra un "consistente incremento" degli assegni previdenziali per la componente pensione d'anzianità (o pensioni anticipate) in confronto al primo semestre dell'anno scorso. Incremento che si registra sia nel fondo pensioni dei lavoratori dipendenti - nel quale la percentuale di pensioni di anzianità anticipate sul totale delle decorrenti passa dal 22 al 34 percento - che nelle gestioni dei lavoratori autonomi: dal 17 al 25 percento.