La settimana appena iniziata potrebbe essere molto importante per il futuro del nostro sistema pensionistico. Nella giornata di oggi è previsto l'approdo della riforma della scuola alla Camera, mentre domani appuntamento fondamentale con la presentazione da parte di Tito Boeri, presidente Inps, del pacchetto di riforme sul sistema previdenziale. Le ultime notizie sin qui giunte ci dicono che non ci dovrebbero essere grosse novità in tema di sistemi di prepensionamento flessibili.

Il 9 luglio importante incontro tra sindacati, governo e Inps

Sono state bloccate, perché ritenute troppo costose, soluzioni tipo l'applicazione del sistema a Quota 100, cioè la somma tra contributi versati ed età anagrafica, e la cosiddetta staffetta generazionale.

Resta da vedere, a questo punto, quale potrebbe essere il sistema di pensionamento flessibile migliore per abbassare l'età pensionabile, anche alla luce dell'incontro tra sindacati, rappresentanti del governo e Tito Boeri, che avverrà il 9 luglio.

Possibile introduzione dell'assegno universale e ricalcolo contributivo per tutti gli assegni

Ma torniamo alle proposte che l'economista della Bocconi, numero uno dell'Inps, presenterà alle istituzioni politiche nella giornata di domani. Nel Piano messo a punto da Boeri, dovrebbe trovare spazio l'introduzione dell'assegno universale e il ricalcolo contributivo per tutti gli assegni pensionistici. Mentre sono attesi, anche, tagli ad agevolazioni quali potrebbero essere le Pensioni di reversibilità e di invalidità.

Tagli necessari per tenere sotto controllo la situazione economica non certamente positiva in cui versano le casse dello Stato, anche a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale che, da una parte, hanno sancito il rimborso dei pensionati, ai quali erano state bloccate le indicizzazioni degli assegni pensionistici, e dall'altro hanno sbloccato gli stipendi dei dipendenti statali.

Il nostro Paese avanza molti crediti nei confronti della Grecia

E' chiaro che, la bocciatura del referendum della cosiddetta troika, in Grecia, potrebbe avere due conseguenze in Italia. Per prima cosa, il nostro Paese avanza molti miliardi di euro di crediti nei confronti del paese ellenico e un eventuale default porterebbe ad una situazione negativa sul recupero degli stessi.

In seconda analisi, l'attuale situazione costringerà l'Unione Europea e il governo greco a sedersi intorno ad un tavolo per discutere di eventuali concessioni nell'ambito del sistema pensionistico nazionale, importante precedente che potrebbe dare all'Italia la possibilità d rivedere le norme pensionistiche attualmente in vigore.